Plastic Dining Room: un ristorante costruito su bottiglie riciclate
Di Daniele GrattieriLa zattera-veranda che vedete qui a fianco si chiama Plastic Dining Room. E’ stata aperta a Vancouver, in Canada, presso lo Yacht Club della metropoli per iniziativa della School of Fish Foundation, il cui interessante mission statement è sostenibilità come prerequisito culinario.
L’originale sala da pranzo galleggia su 1675 bottiglie di plastica da due litri, racchiuse in una grande cassa di legno suddivisa in settori interni: alcune finestrelle di plexiglas aperte sul pavimento permettono di vedere le bottiglie sottostanti. La struttura portante delle pareti vetrate è invece costituita da scarti di legno di pino, mentre l’interno è arredato con materiale riciclato rigenerato. Ovviamente, il fabbisogno energetico della sala – ossia l’energia elettrica per illuminazione, cucina e riscaldamento – è fornito dall’utilizzo di tecnologie pulite.
Al tavolo possono sedere soltanto 12 persone, ma il valore di questo mini-ristorante è emblematico. Se imitato su larga scala, raggiungerebbe tre obiettivi in un colpo solo:
* invitare a utilizzare i rifiuti per la costruzione di edifici,
* sensibilizzare le persone sul problema dei rifiuti plastici gettati nel mare (facciamo riferimento alla spaventosa garbage patch che galleggia sull’Oceano Pacifico),
* promuovere l’utilizzo di tecnologie pulite.
Per i curiosi: il menu a sei portate che si può gustare nel curioso ristorante è a base di pesce pescato nella zona con attenzione e rispetto per l’ecosistema oceanico della zona di Vancouver. Un tipo di pesce pieno di gusto e qualità nutritive, normalmente snobbato dalla haute cuisine, ma solo perché la gastronomia segue delle mode spesso dissennate.
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