Come pulire i metalli senza nuocere alla salute e all’ambiente

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Più che per ogni altro materiale, per pulire i metalli si utilizzano prodotti pericolosi per la pelle e per i polmoni. Ma ci sono delle alternative semplici e assolutamente ecologiche. Vediamole nel dettaglio:

Argento. Per conservarlo al meglio bisogna sempre riporlo perfettamente asciutto, ovvero lasciarlo all’aria per un paio d’ore dopo averlo lavato o lucidato. Anche poca umidità infatti è sufficiente per farlo ossidare. Per assorbire l’umidità si può mettere un pezzo di gesso nel luogo in cui è conservata l’argenteria. Se usato come contenitore o per toccare gli alimenti, l’argento va lavato il più velocemente possibile, specie se è stato contatto con uova o alimenti molto salati (come le olive) o acidi, come i sottaceti o le insalate. Per pulire a fondo l’argenteria, occorre avvolgere gli oggetti in fogli di alluminio da cucina e metterli in acqua bollente con sale in abbondanza. Qui si possono lasciare per una notte intera: al mattino brilleranno. Se si tratta di oggetti cesellati, sarà necessario completare la pulizia con il passaggio di uno spazzolino da denti molto morbido nelle incisioni. L’argenteria può anche essere pulita con un panno di lino o cotone inumidito con un po’ d’acqua, passato in un pizzico di bicarbonato di sodio e strofinato delicatamente, oppure immergendola per qualche ora nell’acqua di cottura delle patate (prive di buccia) oppure per 10 minuti nell’acqua di cottura degli spinaci: poi bisogna risciacquare, asciugare e lucidare gli oggetti con un panno morbido.

Bronzo: passare gli oggetti con una spazzolina morbida bagnata di vino rosso. Lasciare asciugare all’aria, passare con un batuffolo imbevuto di vaselina; poi lucidare con pelle di daino. Il bronzo dorato può essere pulito con un panno morbido inumidito con aceto bianco tiepido, successivamente risciacquato e asciugato.

Ferro: per prevenire la ruggine, bisogna spalmare l’oggetto con olio di vaselina. Per togliere la ruggine il procedimento ecologico è abbastanza complicato: occorre impastare bicarbonato di sodio e acqua, sfregarlo sopra la parte arrugginita e risciacquare. Ripetere una seconda volta, ma non risciacquare, lasciare seccare la pasta. Poi sfregare e passare una terza volta con l’impasto, insistendo con il bicarbonato quasi asciutto sulle parti più arrugginite. Poi versare una piccolissima quantità di aceto bianco sopra il bicarbonato: si formeranno delle bollicine. Lasciare riposare l’oggetto con questo composto per una o due ore. Se necessario, continuare a sfregare con il bicarbonato per rimuovere altri strati di ruggine. Per la risciacquata finale usare acqua caldissima. Asciugare molto bene e lucidare con un panno.

Più semplice invece pulire il ferro battuto: basta lasciare l’oggetto immerso nell’aceto per almeno due ore.

Oro: in generale il metallo giallo non subisce alterazioni, basta lavarlo con acqua e sapone, eventualmente aiutandosi con una spazzolina morbida. Per catenine o bracciali a maglia si può preparare una soluzione di aceto e sale in cui immergere gli oggetti per 10 minuti; poi sciacquare con acqua, asciugare e lucidare con uno panno morbido. Oppure strofinarli con mollica di pane o con una morbidissima pelle di daino; oppure lavarli con acqua e sapone e asciugarli con un panno di lana. Se non ci sono pietre incastonate sugli oggetti d’oro, questi possono anche essere lavati in acqua e detersivo per la lana, sciacquati bene e asciugati, oppure immersi per qualche istante in alcol a 90 gradi, sciacquati e asciugati. I gioielli in oro con pietre preziose si lavano invece con uno spazzolino morbido intinto nell’alcol e si asciugano in seguito con una pelle di daino. Per evitare ogni tipo di ossidazione, vanno conservati in un portagioie pieno di borotalco: così saranno sempre splendenti.

Ottone: preparare una pasta detergente mescolando sale, farina e aceto in parti uguali. Spalmare uno strato spesso sull’ottone e fare asciugare. Risciacquare e togliere la pasta con un panno. Lavare con acqua e ammoniaca, sciacquare e asciugare bene. Le maniglie di ottone: si puliscono con acqua e sapone, oppure con aceto e saleo con yogurt magro.

L’ottone si lucida con bicarbonato e sale grosso (un cucchiaio di entrambi) sciolti in un litro di acqua. Poi occorre asciugare bene, strofinare con un panno di lana. Il verderame si toglie passando sulle parti colpite un batuffolo imbevuto di alcol o con una pappetta di sale e aceto o spazzolando con una spazzola bagnata nel vino rosso.

Peltro: lavare in acqua e soda, oppure lavare con birra calda e lucidare con pelle di daino. In alternativa si possono usare delle foglie di cavolo che strofinerete sull’oggetto, per poi passarlo con panno morbido. Per mantenere in ottimo stato gli oggetti di peltro, conviene non posizionarli mai vicino a fonti di calore.

Rame: si pulisce con succo di limone puro o sale inumidito con aceto caldo (3 cucchiai di sale per 1/2 tazza di aceto) oppure con aceto mescolato a farina di mais. Il rame si può lucidare con le bucce di kiwi. Le macchie si tolgano con aceto caldo salato. Il rame cesellato va sfregato con mezzo limone, risciacquato con acqua calda e lucidato con un panno di lana caldo. Le macchie di verderame scompaiono se si strofina con aceto puro e si risciacqua con acqua tiepida.

 

 

 

 


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