Stufe a legna e caminetti: quale legno scegliere e altri utili consigli

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Possediamo una stufa a legna o un caminetto? Allora dovremmo anche essere ben informati su qual è la migliore tipologia di legna da ardere.

In linea di massima le latifoglie sono le piante più adatte, perché il loro legno è più duro e, per così dire contiene “più energia stoccata” da trasformare in calore.

In Italia le “regine” della legna da ardere sono la quercia, che si riconosce dalla corteccia rugosa (dovrebbe essere essiccata per almeno un anno) e il faggio, che ha una corteccia più liscia (quasi sempre coperta da licheni), brucia molto in fretta ed è ottimo per l’accensione del fuoco. In altre nazioni sono molto raccomandati anche il legno dell’acero (stagionato per un anno) e il ciliegio (che produce un aroma dolce con la combustione).

Ovviamente tutto il legno brucia, perciò in alcune zone viene utilizzato anche quello delle conifere come il larice e il pino, che però non sono ideali e comunque non possono essere bruciati da soli. Una menzione a parte merita il castagno, che è adatto solo per i camini protetti da un vetro, poiché nella combustione tende a scoppiettare lanciando pericolosi tizzoni nella zona circostante.

legna da ardere

Consigli utili per chi usa la legna per riscaldamento

* Gran parte della legna da ardere venduta in Italia proviene dall’estero, perciò conviene comprare da rivenditori affidabili, che certificano da quale bosco proviene il materiale, assicurando che la filiera sia controllata e certificata. L’aspetto dei ciocchi di legno “sostenibili” e “non sostenibili” è del tutto uguale: sta a noi cercare di verificare come è stato coltivato il bosco e come è stato estratto il legno: ad esempio, l’esbosco effettuato con grossi trattori è molto più impattante di quello realizzato con l’ausilio di muli.
* Attenzione ai prezzi e alle fregature. I prezzi sono calmierati dal mercato, ma spesso si possono trovare offerte allettanti, per poi scoprire che il peso della merce non è quello previsto. Massima attenzione, quindi, alle truffe: qualora possibile, controllare sempre l’acquisto su una pesa pubblica.
* In molte grandi città è vietato per legge l’utilizzo di stufe a legna: queste restrizioni esistono dove altre forme di inquinamento contribuiscono già pesantemente a peggiorare la qualità dell’aria e il riscaldamento a legna produrrebbe fumi che si assommano alle altre polveri sottili.
* Sul mercato italiano la legna certificata è ancora poca perché scarsa è la domanda, ma se noi consumatori la richiediamo, il mercato seguirà la tendenza.
* Attenzione a raccogliere legna nei boschi o parchi, potrebbe essere un reato.
* La cenere come prodotto della combustione non è un rifiuto da buttare nel cassonetto: è un prodotto ricchissimo di nutrienti che può diventare un ottimo fertilizzante per giardino e orto o addirittura essere riportata in un bosco per chiudere un circolo virtuoso. La cenere può anche essere utilizzata per produrre sapone.
* Per produrre meno polveri sottili si può imparare ad accendere il camino con il metodo a torcia.
* Qui qualche parola su come realizzare una “grigliata ecologica“.

1 commento su “Stufe a legna e caminetti: quale legno scegliere e altri utili consigli”
  1. stufe lerda ha detto:

    La legna sta di nuovo ritornando viste le crisi energetiche e gli aumenti dei costi dei carburanti e dell’energia elettrica infatti noi siamo un’azienda che proponiamo maggiormente il riscaldamento con la legna però con dispositivi ecologici.


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