Serramenti per il risparmio energetico: come sceglierli

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Ai fini del risparmio energetico, la scelta dei serramenti è cruciale. Con finestre e porte concepite secondo i vecchi criteri, il dispendio di energia è altissimo: d’inverno entra l’aria fredda dagli spifferi, e l’aria calda esce attraverso il vetro sottile. Investendo su serramenti appropriati si pone rimedio a questo tipo di spreco, con un occhio alla collocazione geografica.

Nelle regioni in cui l’inverno è piuttosto rigido, sono da preferire i vetri a doppia camera e quelli a cui è applicato un deposito basso-emissivo. In una città come Torino o Milano, sostituendo all’incirca 20 metri quadri di serramenti, si possono risparmiare anche 1600 euro l’anno di riscaldamento.

Per chi abita nelle regioni più calde e ha bisogno di ripararsi dal calore, sono consigliabili i vetri a controllo solare, che impediscono a una parte della radiazione esterna di entrare, quindi abbassano le temperature ed eventualmente fanno anche risparmiare su frigorifero e condizionatore.

Sono da preferire i serramenti in legno (qui spieghiamo perché); in particolare quelli prodotti con legname proveniente da fasce temperate e certificato (derivante da foreste a taglio controllato). Secondo una ricerca del WWF un serramento di legno ha un ciclo di vita di almeno 60 anni, decisamente superiore a quello di materiali che si considerano a torto più durevoli. Anche le finestre e i vetri acustici possono contribuire allisolamento termico.

Da non trascurare il beneficio di una detrazione fiscale. Certo, la spesa iniziale non si può negare, ma l’investimento per dei serramenti ad hoc rientrerà nelle vostre tasche in un arco di tempo relativamente breve; in compenso il beneficio ambientale è immediato.

1 commento su “Serramenti per il risparmio energetico: come sceglierli”
  1. Roberto ha detto:

    riporto la fine dell’intervento “Serramenti per il risparmio energetico: come sceglierli” e cioè:
    Da non trascurare il beneficio di una detrazione fiscale.
    Peccato che io, per motivi di maggiore efficienza (ho parato sia gli spifferi delle finestre interne che comunque fanno un po’ la loro parte di protezione, sia quelle dei rotolanti), ho montato le controfinestre e così non si sa perché non ho diritto a nessuna detrazione; se avessi fatto meno ne avrei avuto diritto. Questo Stato se le inventa di sotto terra le leggi fatte male.
    Non è una critica all’estensore dell’articolo; ci mancherebbe.


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