Tutte le proprietà della bava di lumache

Di
Bava di lumaca

La bava di lumaca: un ingrediente apparentemente prodigioso, salito alla ribalta negli ultimi anni come rimedio per una pelle giovane e libera dalle imperfezioni, ma anche come sostanza naturale curativa per tanti piccoli disturbi.

Per anni è stata una delle protagoniste indiscusse dei banner pubblicitari nei siti web di informazioni e notizie, oggi sorpassata dagli “alimenti prodigiosi che ti faranno dimagrire in 5 giorni” o dal “metodo infallibile per guadagnare 20.000 euro lavorando da casa”. Stiamo parlando della bava delle lumache, un ingrediente su cui il marketing ha prosperato, ma che può essere analizzato in maniera più oggettiva per tentare di capire quanto c’è di vero dietro ai proclami dell’industria cosmetica.

Che cosa è la bava di lumaca

Mucopolisaccaride, un nome complesso che indica semplicemente la secrezione mucosa prodotta dalle lumache, la stessa che vediamo nelle scie lasciate dalla comune chiocciola da giardino.

L’industria cosmetica utilizza la bava della lumaca Helix Aspersa, che è proprio la specie che popola le nostre aree verdi e che è diffusa in tutta l’area del Mediterraneo.

Come si ottiene la bava di lumaca

Solitamente l’industria cosmetica riesce ad ottenere la bava delle lumache attraverso la microfiltrazione del secreto dei piccoli molluschi. La bava delle lumache viene estratta nelle elicicolture, ovvero allevamenti specializzati. Ormai molto diffuse tecniche di estrazione che non compromettono la salute delle lumache, un aspetto a cui i consumatori sono sempre più sensibili.

Quali sono gli utilizzi e i benefici della bava di lumaca

Il mucopolisaccaride è ampiamente utilizzato come ingrediente di sieri, creme viso, maschere e gommage per viso e corpo, così come in prodotti per il corpo. Si rivela utile anche per la formulazione di sciroppi per la tosse o di prodotti per la gastrite. Sembra insomma che sia un vero elisir di salute e bellezza.

I composti chimici che danno vita alla bava delle lumache sono numerosi:

  • allantoina, ureide dall’azione cheratolitica e riepitelizzante che coadiuva il rinnovamento della pelle;
  • elastina, ovvero una proteina presente nel tessuto connettivo e che aiuta la pelle a mantenere tono ed elasticità;
  • collagene, altra proteina presente in grandi quantità nella pelle e che favorisce l’idratazione;
  • acido glicolico, dalle proprietà esfolianti e quindi idoneo a rimuovere gli strati più superficiali della pelle favorendone la rigenerazione;
  • vitamine E e C, antiossidanti e quindi in grado di contrastare i processi di invecchiamento;
  • aminoacidi essenziali, che compongono le proteine e coadiuvano il mantenimento dei tessuti.

In base agli ingredienti, è ormai chiaro che la bava delle lumache ha prima di tutto effetti antirughe, e questo ne spiega il successo nell’impiego cosmetologico. Grazie alla presenza di collagene, elastina e allantoina, a cui va a sommarsi l’effetto rinnovamento cellulare dell’acido glicolico, le creme e i sieri viso con questo ingrediente partono con una marcia in più, sebbene alcune aziende scelgano di aggiungere anche altri principi attivi (ad esempio bava di lumaca con succo di aloe) per potenziare ulteriormente la formulazione.

Non solo pelle matura. Anche la pelle impura trae beneficio dall’utilizzo della bava di lumaca. In effetti, se avete mai provato un siero serio (scusate il gioco di parole) prodotto dalle nostre amiche chiocciole, avrete notato come la pelle appaia liscia, compatta e un po’ tirata. Questo accade perché la combinazione dell’effetto esfoliante e antiinfiammatorio aiuta a normalizzare la seboregolazione, riducendo l’effetto pelle grassa.

Anche in presenza di cicatrici o ferite, la bava delle lumache può essere una buona scelta. L’elevato contenuto di allontoina, infatti, aiuta la stimolazione delle cellule epiteliali contribuendo alla formazione di cicatrici poco visibili.

A proposito di cicatrici, anche le smagliature possono risultare meno evidenti e più chiare grazie ad un utilizzo prolungato di creme corpo alla bava di lumache.

E se la cosmetologia ha in questo ingrediente una sorta di panacea per gli inestetismi più diffusi, la farmacologia ne ha fatto un principio attivo importante per il trattamento della psoriasi (nel caso di creme con una concentrazione superiore all’80%) o della tosse. Tutto questo a fronte di zero controindicazioni e rischio di allergie. Insomma, promossa a pieni voti: a volte, il marketing dice la verità.


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