Comprare auto nuova o usata: qual è la scelta migliore per l’ambiente?

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automobile nuova o usata

Se la domanda nel titolo fosse qual è la scelta migliore per il portafoglio? nessuno di noi avrebbe dubbi nella risposta. Infatti, non è un caso che in tempi di crisi profonda, l’usato nel settore automotive sia sempre più richiesto; e questo è specialmente per le vetture di piccole dimensioni e le cosiddette km 0, ovvero le auto usate solo negli showroom aziendali oppure immatricolate per colmare quote di mercato, ma usate pochissimo.

Negli anni “COVID” con le crisi delle supply chain, persino le vetture usate erano diventate introvabili e carissime!

La questione che qui ci poniamo però è diversa: dal punto di vista delle risorse ambientali e dell’inquinamento totale derivante da produzione, uso e smaltimento della vettura, conviene continuare guidare un’auto vecchia oppure comprarne una nuova e più efficiente? Ovviamente, stiamo parlando di un confronto tra due vetture a benzina o diesel o GPL e non di auto ibride o elettriche – per le quali sarebbe necessario un discorso completamente a parte.

L’automobile usata è più green?

Da una prospettiva prettamente green, il consiglio è quello di conservare la vecchia auto (ovviamente, ben manutenuta) il più a lungo possibile, specialmente se il suo chilometraggio non è eccessivamente alto. E’ vero che le auto di ultima generazione hanno sotto il cofano motori che consumano meno benzina e producono meno CO2, ma i costi ambientali della produzione di un veicolo uniti a quelli derivanti dallo smaltimento del vecchio sono decisamente più elevati.

Basti pensare che, a seconda dei casi, dal 15 al 30% delle emissioni di anidride carbonica generate durante l’intero ciclo di vita di un’auto a benzina derivano dai processi di costruzione della scocca, del motore, degli interni e del trasporto fino alla concessionaria. L’impronta ecologica è ovviamente aggravata nel momento in cui la vecchia auto viene mandata allo sfasciacarrozze per essere demolita oppure smantellata per ricavarne pezzi di ricambio.

Quando ci si trova obbligati a cambiare veicolo, perciò, la cosa migliore sembrerebbe optare per un’auto usata con un chilometraggio il più basso possibile, che abbia davanti a sé ancora molti anni di vita e controllandone bene alcuni dettagli. Posticipare nel tempo l’acquisto di un’auto (ma lo stesso potremmo dire per un computer, un cellulare o qualsiasi altro oggetto) è quindi alla fin fine un modo efficace per ritardare i costi ambientali della fabbricazione e dello smaltimento a fine vita di un veicolo o articolo nuovo.

Ovviamente, tornando al ragionamento legato al “portafoglio”, il tutto deve essere riconsiderato in base ai km/anno percorsi: pare del tutto evidente che consumi e costi d’uso e manutenzione, siano ben diversi per chi percorre 10.000 o 100.000 km/anno, come ad esempio un agente di commercio! Ma, come detto, in questo articolo abbiamo cercato di rispondere in ottica ambientale e non prettamente economica.

Valutare il car sharing?

car sharing

Altra strategia da valutare è iI car sharing, cioè la condivisione dell’auto, una scelta che lentamente si sta diffondendo soprattutto nelle principali città. La possibilità di usare la vettura in maniera più razionale (se si tiene conto che un’auto di proprietà in media non viene usata per 22 ore al giorno) è solo uno dei tanti pregi che derivano da questa pratica.

Basti pensare al fatto che il possesso di una macchina determina tutta una serie di costi (che hanno a che fare, oltre che con l’acquisto, anche con le spese per il carburante, per i parcheggi, per la manutenzione, per le revisioni, per l’assicurazione, per i tagliandi, e così via) a dir poco pesanti. Costi che, naturalmente, grazie al car sharing vengono sensibilmente ridotti.

La riduzione del numero di auto pro capite è una conseguenza immediata (con il vantaggio di maggiori disponibilità di parcheggi), così come il risparmio economico che ognuno può ottenere. Il fatto che il pagamento sia connesso all’uso effettivo (cosa che non avviene con un’auto di proprietà) ne è una testimonianza diretta.

Non vanno dimenticati, poi, i pregi “green” della mobilità condivisa: se ogni auto condivisa permette di togliere dalla strada quattro vetture private, ciò vuol dire che l’inquinamento acustico e soprattutto l’inquinamento atmosferico che deriva dai gas di scarico delle auto sono destinati a calare in maniera vistosa.

1 commento su “Comprare auto nuova o usata: qual è la scelta migliore per l’ambiente?”
  1. Paolo ha detto:

    Articolo interessante. Bisognerebbe però tener più conto delle auto elettriche e di quelle che rappresentano una novità rilevante dal punto di vista dei consumi. In quel caso può forse convenire un nuovo acquisto. Non bisogna dimenticare poi i costi (anche ambientali) legati alla manutenzione di veicoli usati in cattivo stato…


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