Conservazione dei cibi: gli errori più comuni da evitare

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Una misura semplice ma efficace contro lo spreco di cibo è la corretta conservazione degli alimenti. Eppure molti di noi fanno inconsapevolmente delle cattive scelte nella scelta in termini di luogo e temperatura. Oggi spieghiamo perché in quali circostanze il cibo si deteriora più rapidamente e quali sono gli errori da evitare.

  • Le verdure ricche di acqua non dovrebbero essere riposte in frigorifero: cetrioli, melanzane, pomodori e zucchine a una temperatura troppo bassa perdono il loro aroma in frigorifero e ammuffiscono più rapidamente. Meglio conservarli a temperatura ambiente, ad esempio in cantina con una temperatura intorno ai 15 gradi.
  • Non tutte le varietà di frutta devono essere conservate insieme: alcuni frutti rilasciano una certa quantità di etilene, un ormone vegetale gassoso che stimola la maturazione della frutta. Altri frutti reagiscono in modo particolarmente sensibile all’etilene. Tra le varietà di frutta che rilasciano di etilene troviamo mele, albicocche, pesche, prugne, avocado e banane. Tra quelli sensibili vi sono banane, kiwi, pere, angurie e agrumi. I frutti dei due gruppi non dovrebbero essere riposti l’uno accanto all’altro, a meno che non si voglia sfruttare l’effetto per accelerare la maturazione dei secondi. In generale, se si desidera che la frutta duri il più a lungo possibile, è meglio non conservarla insieme in una sola ciotola – anche se l’effetto decorativo è decisamente gradevole.
  • Non tutti i frutti hanno bisogno del frigorifero: i frutti tropicali generalmente non tollerano bene la conservazione a freddo. Mango, banane, ananas, e tutti gli agrumi non devono essere conservati in frigorifero. I kiwi possono invece essere conservati in frigorifero se hanno già raggiunto il loro grado di maturazione. Frutti di bosco, ciliegie, fichi e uva devono essere consumati il più rapidamente possibile: l’eventuale passaggio in frigorifero non giova sicuramente al loro sapore. Gli avocado devono essere conservati in modo diverso a seconda del grado di maturazione: i frutti non ancora maturi vanno conservati a temperatura ambiente senza esporli a eccessiva luce. Un avocado maturo che non si ha intenzione di mangiare immediatamente va invece conservato in frigorifero, dove il processo di maturazione è interrotto per altri due o tre giorni.
  • La lattuga, il sedano e tutti i vari tipi di cavoli e cavolfiori vanno conservati in frigorifero, non lavati prima dell’utilizzo, ma avvolti strettamente in una pellicola o in un canovaccio umido che impedisca la perdita dei liquidi. Per fagiolini e carote va bene un sacchetto di plastica biodegradabile.
  • La porta è il reparto più caldo del frigorifero – e va bene per ketchup, senape e dadi da brodo. Non è invece adatto per il latte fresco, che dura qualche giorno in più nello scomparto centrale del frigorifero, così come lo yogurt, la ricotta e la panna. Per il burro, il piano più alto ha la temperatura perfetta. Per i formaggi, lo scomparto per le verdure o lo scaffale centrale è una buona scelta.
  • Il pane ha bisogno di una conservazione diversa a seconda della stagione: se l’ambiente è molto caldo e umido in estate, è possibile conservarlo in frigorifero per evitare la formazione di muffe. Per il resto dell’anno conviene invece tenerlo a temperatura ambiente, in una scatola per il pane in metallo o ceramica.

Per evitare di sprecare il cibo, è una buona idea congelare gli avanzi prima che si rovinino. In questo modo la conservazione è lunga, ma non eterna: abbiamo parlato dei tempi di conservazione nel freezer in questo articolo.


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