Mobilità sostenibile: più colonnine di ricarica per le auto elettriche

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Foto da fotovoltaicosulweb.it

Il mercato delle auto elettriche in Italia non è ancora riuscito a decollare, ricoprendo soltanto lo 0,1% del comparto automobilistico. Il numero delle vendite cala sia mensilmente, che annualmente, portando il Bel Paese sempre più lontano dall’obiettivo di ridurre nel giro di pochi anni le emissioni di CO².

Per favorire l’acquisto di vetture elettriche occorre puntare, prima di tutto, sull’incentivazione in fase di vendita; dopodiché l’impegno dovrà concentrarsi su una maggiore diffusione delle postazioni di ricarica.

Un primo passo riguardo a quest’ultimo punto verrà fatto a partire dal 1 giugno 2017, quando i Comuni dovranno applicare il decreto legislativo 2014/94/Ue. La direttiva, infatti, obbliga gli edifici residenziali e non residenziali superiori ai 500 mq alla predisposizione all’allaccio per l’installazione di strutture di ricarica dei veicoli; senza questo intervento non sarà possibile conseguire il titolo abilitativo edilizio.

Su questo tema sta lavorando anche Enel che, attraverso Future-E, condivide di anno in anno le sue numerose iniziative di politica ambientale, come la partecipazione al progetto Green eMotion, per realizzare il primo sistema di ricarica interoperabile europeo, o il progetto pilota Fast Recharge Plus, che prevedeva l’installazione di postazioni di ricarica presso i distributori Eni di autostrade, strade extra-urbane e superstrade.

Ma il problema della scarsa diffusione dei punti di ricarica per le auto elettriche non riguarda solo l’Italia. Anche il Regno Unito, per esempio, necessita di un forte incremento delle postazioni; per far fronte ai 2.600.000 veicoli elettrici venduti nel 2015 vi sono, infatti, soltanto 12.000 hub di ricarica, per lo più forniti da Ecotricity, Tesla e Chargemaster.

La soluzione a questo problema potrebbe arrivare da Shell, che, secondo il The Guardian, sarebbe pronta a installare presso i suoi distributori delle colonne di ricarica.

Il segnale è chiaro: l’azienda vuole puntare sempre di più su soluzioni di mobilità sostenibile ed eco-friendly.

Già in passato Shell aveva sperimentato l’utilizzo di biocarburanti come sostituti di benzina e gasolio; non deve dunque stupire questa nuova apertura a un maggiore rispetto per l’ambiente.

Anzi, la nota compagnia petrolifera ha fatto sapere al governo londinese quanto sarebbe importante poter contare su una rete di ricarica wireless. Questo innovativo sistema aiuterebbe, infatti, a risolvere l’annoso problema della scarsa durata delle batterie e si rivelerebbe più efficiente dei normali sistemi di caricamento.

L’uso delle auto elettriche rappresenta il futuro della mobilità mondiale e prenderne consapevolezza è certamente il miglior modo per iniziare a sviluppare soluzioni sempre più efficienti e in grado di soddisfare le esigenze di chi sceglie di acquistare un veicolo a emissioni zero.


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