Le auto elettriche in Europa: come va il mercato?

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I dati del mese di maggio inerenti alle vendite delle macchine elettriche sono molto chiari: in Italia questo trend cresce molto lentamente rispetto al resto dell’Europa. La penisola italiana è molto indietro sulla produzione di auto elettriche. Di conseguenza anche la diffusione sul mercato di questa tipologia di mezzi alternativi resta un po’ ferma al palo. Tutto ciò nonostante una situazione europea ben differente.

La situazione delle auto elettriche in Europa

A livello europeo, le vetture a zero emissioni fanno segnare numeri notevoli. Nel corso del mese di maggio del 2023, la crescita è stata di quattro punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un’immatricolazione totale di poco meno di 130 mila modelli. Numeri simili rappresentano una quota consistente del mercato automobilistico, pari al 13,8%. Si può dire la stessa cosa anche per quanto riguarda i primi cinque mesi di quest’anno, con un trend in continua impennata.

Le vendite sono pari al 12,4% e le quote sul mercato continuano a salire senza sosta. Tuttavia, dopo una serie di interviste e ricerche, si evince però che il carburante più apprezzato in Europa rimane ancora la benzina, forse ritenuta ancora quella più affidabile (37,3%). A seguire nella classifica troviamo le auto ibride, con il 25,1% delle preferenze. Al terzo posto, invece, ecco le macchine alimentate a gasolio con il 14,8%. La quarta piazza viene invece occupata dalle vetture elettriche, con il 12,4%, che riescono comunque a precedere altre categorie cospicue come le auto a GPL e a metano.

Ad ogni modo, dopo i dati di maggio, puoi renderti conto di come le vetture elettriche si stiano avvicinando ai modelli diesel, con circa due punti percentuali di distanza. Ciò si capisce dai dati emersi negli ultimi cinque mesi, in base ai quali le auto a zero emissioni sembrano rapidamente destinate a superare quelle alimentate a gasolio. Nel breve periodo, non si esclude che si avvicineranno anche ai prodotti a benzina e con motore ibrido, date le crescite ormai esponenziali. Ovviamente, ricordati che stiamo parlando di preferenze a livello europeo in merito alla mobilità automobilistica. In Italia, c’è ancora molto da fare in merito.

Italia, un Paese nel quale le vetture elettriche non hanno sfondato

Nel settore riservato alle auto elettriche, l’Italia è rimasta chiaramente indietro. Di sicuro, il Bel Paese ha pochi meriti sull’impennata delle immatricolazioni delle vetture e zero emissioni. Ben diverso è ovviamente il discorso collegato alle scelte di altri Paesi del continente europeo.

Basti pensare che Francia e Germania vedono la presenza di una quota pari al 15% di auto elettriche sui modelli complessivi. Ancora più evidente la tendenza nel Nord Europa, con il cumulo che ha raggiunto addirittura il 30%. In alcune aree, i modelli a benzina sono stati sostituiti in automatico. In questo scenario, mentre l’Europa va verso nuove soluzioni ecologiche per spostarsi, l’Italia rimane molto indietro restando ferma al passato.

Il nostro Paese sembra non avere alcun coraggio di investire e proporre nuove scelte. Non a caso, il trend non cresce oltre il 3,8%. Un dato desolante per l’Italia, che si aggiudica la maglia nera dell’elettrificazione. Addirittura, si segnala una perdita di 8 punti percentuali nei primi cinque mesi del 2023. In Italia il trend non si riesce ad invertire nemmeno con gli incentivi statali per passare alle elettriche. Invece, nel resto dell’Europa, a partire dal 2035 non si potranno più vendere macchine a benzina.

Sono stati adottate varie agevolazioni al fine di favorire l’acquisto delle macchine elettriche e disincentivare quello delle vetture a benzina o gasolio. I numeri recenti sono molto chiari: le diverse misure adottate in Europa stanno dando i loro frutti e contribuiscono a spostare l’attenzione dei consumatori verso le energie rinnovabili. A tal proposito, molto importante è il Green Deal Industrial Plan, ossia la risposta dell’Unione Europea ai piani improntati alla sostenibilità da parte di Cina e Stati Uniti.

Perché l’Italia non vuole l’elettrico?

Le strategie messe in campo dall’Italia al momento non stanno dando i risultati sperati. In poco tempo. i bonus per acquistare auto a gasolio e a benzina sono letteralmente andati a ruba, lasciando in secondo piano l’occasione di scegliere auto ibride ed elettriche. Secondo gli esperti, ciò accade perché in Italia viene ancora considerata una tipologia di macchina da ricchi. Il suo costo viene percepito come troppo elevato per le tasche degli italiani.

Inoltre, c’è poca conoscenza delle due tipologie innovative di modelli e questo elemento crea ancora molti disagi e diffidenza da parte degli italiani. Purtroppo, ci si mettono anche le aziende ad essere diffidenti verso queste macchine ad alimentazione green. Di conseguenza, il trend resta quello della totale stagnazione. Infatti, sei italiani su dieci non hanno mai guidato un’auto elettrica e non sembrano intenzionati a farlo nel breve periodo.

I luoghi nei quali le auto elettriche crescono di più

Le maggiori vendite di auto elettriche vengono registrate in Norvegia. Qui nel 2022 è stato riscontrato un autentico record di vendita, con addirittura il 79% del mercato complessivo dell’auto. A seguire troviamo, seppur con numeri molto distanti, la Svezia con il 33%. La terza piazza viene occupata dai Paesi Bassi con il 23%, poi ecco la Danimarca con il 21% e altri luoghi come Finlandia, Germania e Svizzera.

Come abbiamo già detto in precedenza, la nostra cara Italia è tra i fanalini di coda. Tutto ciò nonostante il Paese si stia comunque muovendo in questo senso, anche tramite il contributo fornito dalle colonnine ricarica auto elettriche Be Charge. Questa azienda è in piena attività a livello europeo e mette a disposizione una rete di ricarica pubblica curata nei minimi dettagli, con l’obiettivo di garantire una crescita sostanziale della mobilità elettrica.


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