Che cos’è il verde stabilizzato

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quadro vegetale stabilizzato

Creatività, fantasia e tecnologia al servizio del verde che fanno intravvedere un futuro potenzialmente molto verde, almeno nel colore.

Stiamo parlando delle piante stabilizzate: eucalipti, cipressi, palme ecc. nelle quali la linfa viene sostituita con un prodotto stabilizzante. In questo modo possono vivere da 7 a 10 anni senza dover essere annaffiate, senza particolari richieste di luce o temperatura o fitofarmaci; non perderanno le foglie e non cambieranno aspetto.

Più simili ai giardini verticali, in cui le piante crescono sulle pareti, sono i quadri vegetali stabilizzati: foglie e fiori resi quasi immortali (restano vivi e vegeti per il lasso di tempo di cui parlavamo sopra) grazie a un blocco del processo di fotosintesi. Se le piante o i muschi sono disposti ad arte, si creano dei quadri veri costituiti dalle piante, che possono rallegrare le pareti di casa, ufficio, hotel, ristoranti e bar, showroom, ospedali, palestre, aeroporti, centri commerciali ecc., anche sotto forma di pareti divisorie.

Si tratta di una soluzione naturale e biodegradabile per tutti quei luoghi in cui non esistono le condizioni per curare piante vere ma si ha bisogno di arredare e rendere gradevole un ambiente con un effetto davvero suggestivo.

Cos’è la stabilizzazione botanica

Il trattamento chimico per stabilizzare il verde, noto anche come “stabilizzazione botanica” o “preservazione botanica”, è un processo che coinvolge l’applicazione di sostanze chimiche speciali per conservare piante, foglie, muschio o altri elementi vegetali in modo che mantengano il loro aspetto naturale e fresco per un periodo prolungato senza bisogno di cure o manutenzione. Ecco una spiegazione più dettagliata di come funziona il processo:

  1. Raccolta delle Piante: Le piante o i materiali vegetali vengono raccolti quando sono freschi e in condizioni ottimali. Parliamo di foglie, rami, fiori o muschio, a seconda delle esigenze del progetto.
  2. Deidratazione: Il materiale vegetale viene quindi sottoposto a un processo di deidratazione. In questo stadio, gran parte dell’umidità naturale delle piante viene rimossa. Questo è un passo critico per evitare che le piante marciscano o si deteriorino nel tempo.
  3. Immersione in Soluzione Stabilizzante: Dopo la deidratazione, le piante vengono immerse in una soluzione chimica stabilizzante. Questa soluzione contiene conservanti, coloranti e altri composti chimici come la glicerina che sostituiscono l’acqua all’interno delle cellule vegetali. Questo processo è noto come “impregnazione”.
  4. Asciugatura e Raffreddamento: Dopo l’immersione nella soluzione stabilizzante, le piante vengono asciugate e raffreddate. Questo aiuta a fissare i conservanti all’interno delle cellule delle piante e a garantire la loro stabilità.
  5. Rifinitura: Infine, le piante stabilizzate possono essere sottoposte a una rifinitura, se necessario. Questo può includere la modellazione delle foglie o dei rami in posizioni desiderate o la colorazione per ottenere l’aspetto desiderato.

Il risultato finale è un materiale vegetale che mantiene l’aspetto, la flessibilità e la freschezza delle piante vive, ma senza richiedere alcuna manutenzione, come l’irrigazione o la luce solare. Questo materiale può essere utilizzato in varie applicazioni decorative e di design, come decorazioni floreali, pareti verdi, quadri di muschio e molto altro, aggiungendo un tocco di verde naturale a spazi interni ed esterni senza l’onere della cura delle piante vive.


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