Qual è il miglior olio per friggere? Differenze e consigli

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olio per friggere

La frittura non è considerata il metodo di cottura più salutare che ci sia, ma scegliendo l’olio giusto e non superando le temperature consigliate si può evitare che il pranzo della domenica diventi più dannoso del necessario.

Durante il processo di frittura la stabilità dell’olio viene compromessa e la scelta dell’olio sbagliato può rendere più marcata questa reazione. Vediamo dunque qual è il miglior olio per friggere ed alcuni consigli per ottenere pietanze dorate e croccanti, senza rischi per la salute.

Olio di oliva

L’olio d’oliva contiene naturalmente una quantità maggiore di acidi grassi monoinsaturi, che lo rendono ideale per friggere. Attenzione però a non fare l’errore di acquistare l’olio extravergine di oliva: quest’ultimo non resiste bene alle alte temperature e sarebbe “sprecato” per friggere, poiché perde gran parte dei suoi aromi durante la cottura.

Olio di semi

Se preferite utilizzare l’olio di semi per friggere, il migliore è l’olio di semi di arachidi. Quest’ultimo contiene un buon numero di acidi grassi monoinsaturi ed è molto stabile alle alte temperature, con un punto di fumo che arriva a 180°. L’olio di girasole, al contrario, è una scelta meno indicata dal momento che è ricco di acidi grassi polinsaturi.

Olio di palma

L’olio di palma ha un punto di fumo molto elevato (240°) ed è dunque indicato per friggere. Tuttavia, non ci sentiamo di consigliarlo a causa della cattiva reputazione di cui gode: contiene infatti ben il 50% di grassi saturi, dannosi per la salute.

Consigli per friggere

Oltre alla scelta dell’olio giusto, è importante adottare alcuni accorgimenti, tra cui:

  • Evitare di aggiungere sale e spezie durante il processo di frittura, poiché accelerano l’alterazione degli olii e dei grassi. Questi andrebbero sempre aggiunti dopo la frittura.
  • utilizzare le friggitrici elettriche per la casa è una soluzione migliore rispetto a friggere con una normale padella.
  • Acquistare un termometro da cucina e monitorare la temperatura dell’olio. Questa non dovrebbe mai superare i 180°C.
  • Utilizzare una quantità di olio adeguata è fondamentale. Se ne utilizzate troppo poco, la temperatura potrebbe scendere man mano che si aggiungono gli ingredienti. Inoltre, gli alimenti potrebbero assorbire più olio del necessario e non completare la cottura adeguatamente.
  • Se l’olio produce fumo durante la cottura, è segno che è arrivato il momento di sostituirlo.
  • Terminata la frittura, eliminate l’olio in accesso mettendo gli alimenti a scolare su una griglia.

Come limitare gli effetti dannosi della frittura?

Abbiamo visto che già scegliendo l’olio giusto si possono limitare gli effetti nocivi della frittura, ma questo non è il solo accorgimento da adottare. Quando possibile, sarebbe bene non riutilizzare l’olio di frittura e non aggiungerne del nuovo a quello che si è già utilizzato. Un altro consiglio prezioso è di non superare la temperatura di 140° e di ridurre i tempi di cottura: in questo modo non rischierete di bruciare i cibi e otterrete una doratura perfetta. Infine, se volete limitare al massimo gli effetti dannosi della frittura potete provare le friggitrici ad aria, una valida alternativa per chi vuole rimanere in forma senza rinunciare al gusto!


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