Il patrimonio forestale italiano è in aumento

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Risulta difficile crederci, ma è una buona notizia: nonostante incendi e disboscamenti, il patrimonio forestale italiano è aumentato di 1.700.000 ettari negli ultimi vent’anni.

Lo ha annunciato qualche giorno fa il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Mario Catania e il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, alla presenza del capo del Corpo Forestale dello Stato che ha realizzato l’ultimo inventario generale delle foreste.

Oggi nel nostro paese esistono 10.400.000 ettari di foreste, che si traducono in 12 miliardi di alberi sparsi su tutta la Penisola.

A parte la bellezza, la presenza di foreste sul territorio è di fondamentale importanza perché esse sono serbatoi naturali di carbonio che viene catturato dal terreno evitando di diffondersi pericolosamente nell’atmosfera.

Nel suolo del territorio italiano sono trattenute 4 miliardi di tonnellate di CO2, una quantità dieci volte superiore dall’Italia ogni anno. L’anidride carbonica è il principale gas a effetto serra: ecco perché foreste e boschi del Belpaese svolgono un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’obiettivo fissato dal protocollo di Kyoto per ridurre l’emissione di gas nocivi e contenere l’innalzamento della temperatura del pianeta che porta ai cambiamenti climatici. Senza considerare la meraviglia della biodiversità a cui può dare vita ciascuno degli alberi di una foresta.


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