Fratturazione idraulica per estrarre petrolio e gas: quali sono i rischi ambientali e per la salute

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fratturazione idraulicaGli Stati Uniti hanno trovato negli ultimi anni un prezioso asset per uscire dalla crisi nell’estrazione dello shale gas e dello shale oil, cioè il metano e il petrolio ricavati dagli scisti argillosi. In queste rocce sedimentarie sono infatti racchiusi delle ingenti riserve di combustibile greggio, che fino a qualche anno fa era molto difficile e costoso estrarre. A partire dal 2008, è stato introdotto il fracking, un sistema di fratturazione idraulica che libera il gas e il petrolio dalle rocce mediante delle fratturazioni sotterranee ottenute dal pompaggio di acqua e sabbia a elevatissima pressione nel sottosuolo. I prezzi dei combustibili sono scesi, il Paese sta sempre più riducendo la sua dipendenza dal petrolio straniero e nuovi giacimenti sono stati scoperti, specialmente in stati come il North Dakota che sta vivendo un vero boom economico.

Tutto bene dunque? Gli ambientalisti non sono per niente convinti. A parte l’aspetto del rischio per la salute dei lavoratori del settore, esposti a potenziali ustioni derivanti dal flaring (ovvero, la combustione naturale di petrolio e gas), speso intossicati dall’acido solfidrico e costretti a lavorare nei mesi invernali a temperature fino a -35 °C, è anche molto elevato il rischio di fuoriuscita di acqua contaminata da agenti chimici o minerali tossici o elementi radioattivi nelle fasi di stoccaggio e di trattamento delle acque reflue. Temibile anche la contaminazione delle falde acquifere durante le trivellazioni, senza contare il rischio di perdite di petrolio durante il travaso e il trasporto. E il fenomeno del gas flaring di cui parlavamo sopra produce al momento ogni anno una media di 3 tonnellate di CO2 riversate nell’atmosfera – pari a 21 centrali a carbone. Le emissioni di CO2 prodotta da questo petrolio non convenzionale sono quattro volte superiori a quelle derivanti dall’estrazione del petrolio tradizionale.

Alcuni paesi europei, come Polonia, Romania e Gran Bretagna stanno lanciando progetti pilota per la fratturazione idraulica. In un continente densamente popolato come il nostro però è quasi impossibile avviare trivellazioni come il fracking, soprattutto nel nostro paese. Il nostro obiettivo deve restare non tanto quello di puntare sul petrolio e il metano alternativi, bensì sulla capacità di consumare meno e conservare di più.


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