Energia solare: arriva SolaRoad, la prima pista ciclabile in grado di sfruttarla

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SolaRoad OlandaNasce ad Amsterdam SolaRoad, un progetto pilota che potrebbe dare un nuovo slancio al settore dell’energia solare.

Accumulare energia solare su un’area dedicata ai ciclisti e quindi comunque cementificata. L’idea prende vita ad Amsterdam, la prima città europea in cui è stata realizzata SolaRoad, una pista ciclabile pavimentata con celle solari in silicio cristallino. Un’idea innovativa che potrebbe dare un nuovo slancio al settore dell’energia solare, fortemente penalizzato dai costi molto elevati dei pannelli solari, per questo poco diffusi tra i privati e le imprese. Sebbene l’uso delle fonti rinnovabili cominci a registrare un sensibile aumento, l’energia elettrica rappresenta ancora la principale fonte energetica adottata, nonostante le continue variazioni dei prezzi. Per risparmiare in tal senso molti consumatori tendono a porre le offerte di energia elettrica presenti sul mercato a confronto, per individuare la proposta in grado di offrire una maggiore opportunità di risparmio.

Sarebbero infatti le continue variazioni delle tariffe energetiche, con valori superiori rispetto alla media europea, la principale fonte d’insoddisfazione dei consumatori. Per fronteggiare questo problema, l’Aeeg Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, ha creato una serie di guide utili ai consumatori per difendere i loro diritti e comprendere le dinamiche del mercato.

Energia solare: arriva ad Amsterdam SolaRoad

La pista ciclabile SolaRoad, inaugurata  di recente ad Amsterdam, è lunga 25 km ed è percorsa ogni giorno da oltre 2 mila persone, tra studenti e lavoratori. Il progetto prevede per adesso l’uso di pannelli solari per un solo tratto, lungo 70 metri. Nello specifico si tratta di pavimenti realizzati con celle solari in silicio, montate su uno strato di calcestruzzo, ricoperto da uno strato spesso 1 cm circa di vetro temperato traslucido, così resistente da poter sopportare il peso di un TIR.

Per adesso si tratta di un progetto ancora in fase di sperimentazione, ma se i risultati fossero all’altezza delle aspettative, già nei prossimi tre anni si potrebbe pensare di destinare l’energia prodotta per soddisfare i fabbisogni di due o tre caseggiati. Questo progetto pilota è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il settore pubblico e privato e ha richiesto un investimento sostanzioso per l’acquisto del materiale. Tuttavia, se i risultati fossero soddisfacenti e fosse possibile ampliare i tratti, si potrebbe ipotizzare una progressiva contrazione dei prezzi dei pannelli solari tradizionali, ovvero quelli collocati sui tetti delle abitazioni.

Il progetto ha infatti suscitato qualche critica in merito all’investimento iniziale che ammonta a 3 milioni di euro. Una cifra considerata troppo elevata anche in relazione alle previsioni di produzione di energia dal sole. Infatti l’impossibilità di orientare i pannelli, comporterebbe una perdita di energia solare pari al 30% rispetto ai pannelli collocati sui tetti. A questo dubbio si sommano anche delle altre perplessità in merito alla durata dei materiali.  Immediate le repliche dei ricercatori che invece si dicono certi delle potenzialità del progetto e attendono fiduciosi i risultati della prima fase di sperimentazione.

Sviluppi per il futuro

Le piste ciclabili con pavimentazione di questo tipo potrebbero presto diventare una realtà diffusa nel mondo. Negli Stati Uniti si è pensato di impiegare l’energia solare prodotta per riscaldare le strade e sciogliere gli accumuli di neve. Sebbene si tratti ancora di semplici ipotesi e siano ancora incerte le future applicazioni dell’energia prodotta, la diffusione di questa nuova scoperta porterebbe portare ad un forte calo delle sostanze inquinanti con importanti miglioramenti sullo stato ambientale.


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