È arrivata la nuova etichetta energetica

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etichetta energetica

Il 1° marzo è iniziata la rivoluzione delle etichette energetiche: è stata reintrodotta la scala che va dalla A alla G, eliminando le classi A+, A++ e A+++ che avevano finito per includere la maggior parte degli elettrodomestici, confondendo i consumatori.

Le etichette energetiche sono molto utili, e la maggior parte degli italiani è d’accordo e le considera una guida affidabile in fase di acquisto e di scelta di elettrodomestici. Gli elementi essenziali delle etichette energetiche non cambiavano da almeno 20 anni: le lettere che compongono la scala, le frecce dal verde al rosso che indicano la maggiore o minore efficienza, e le informazioni sulle prestazioni funzionali dei prodotti.

Le categorie di prodotti

La novità riguarda molteplici categorie di prodotti, fra cui anche i distributori automatici di snack e bevande, per i quali le nuove etichette energetiche sostituiscono il sistema di rilevamento dei consumi definito dalla European Vending Association (EVA EMP 3.1). 

Inoltre, sono interessati anche:

  • Lavastoviglie;
  • Lavatrici;
  • Frigoriferi (inclusi quelli destinati alla conservazione del vino e quelli per la vendita diretta);
  • Display elettronici;
  • Sorgenti luminose (ma dal 1° settembre 2021).

Per gli altri elettrodomestici, invece, le tempistiche per l’introduzione delle nuove etichette sono diverse: si parla del 2025 per i forni, le cappe e le asciugatrici, e del 2030 per gli apparecchi per il riscaldamento per gli scaldabagni.

Tutti i prodotti con etichetta energetica devono essere registrati alla banca dati EPREL (European Product Registry for Energy Labels) – a cui tutti i consumatori possono accedere tramite il codice QR presente proprio sulle etichette.

La guida dell’ENEA

L’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha realizzato una guida per comprendere meglio le novità.

Era il 1998 quando la prima generazione di etichette energetiche è stata applicata per i frigoriferi: con il passare degli anni sono stati immessi sul mercato apparecchi di classi energetiche sempre superiori e alcuni modelli sono riusciti a raggiungere non solo A, ma anche A+, A++ e addirittura A+++. Nonostante questo risultato sia indubbiamente positivo, è diventato più difficile per i consumatori riuscire a riconoscere gli elettrodomestici davvero più efficienti: leggere A+ potrebbe far credere di star acquistando uno dei migliori prodotti sul mercato, quando in realtà se ne ha di fronte uno mediocre, di media efficienza.

L’UE, di conseguenza, ha deciso di sottoporre le etichette energetiche attuali a un processo di conversione affinché siano adattate alla scala da A a G. Nello specifico, i commercianti e rivenditori hanno avuto 2 settimane di tempo per sostituire le vecchie etichette con le nuove sugli apparecchi esposti per la vendita (anche su quelli immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore delle nuove direttive – il 1° marzo 2021). E così, per esempio, un frigorifero che fino allo scorso febbraio era di classe A+++, potrebbe esser diventato di C, pur mantenendo la stessa efficienza energetica di prima.

Milena Presutto, del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA, ha spiegato che questa rivoluzione stimolerà l’innovazione tecnologica e l’ingresso sul mercato di prodotti più efficienti – pertanto dobbiamo aspettarci che la classe A (e per alcuni apparecchi anche la B) resti vuota.

Le modifiche introdotte

Come anticipato, si torna alla scala A-G, si mantengono i colori dal verde al rosso ed è previsto un ri-scalaggio con cadenza di circa 10 anni (o, comunque, quando una cospicua percentuale degli apparecchi sul mercato apparterrà alle classi A e B). Non si esclude, poi, che le classi vengano ridotte da 7 a un numero inferiore, pur mantenendo la cromia corrente. Sono già presenti, per esempio, scale secondarie relative a prestazioni secondarie e al rumore emesso – in quest’ultimo caso, nello specifico, le classi vanno dalla A alla D.

Inoltre, sono stati potenziati i pittogrammi intuitivi (cioè la rappresentazione grafica di un concetto, non relativa solamente al consumo di elettricità) e ridotti al minimo i testi (che andrebbero tradotti in tutte le lingue nazionali dell’UE), ed è presente un codice QR per avere accesso rapido alle informazioni sul prodotto.

Come si legge la nuova etichetta energetica

L’obiettivo delle nuove etichette energetiche è informare i consumatori sul consumo di energia e su altre risorse essenziali. Il significato dell’etichetta, dunque, non cambia, così come rimane invariato il consumo dell’acqua, mentre a parità di altre caratteristiche funzionali o tecniche è la lunghezza della freccia a fungere da indicatore. Maggiore è l’efficienza e minori i consumi di un prodotto, più corta sarà la freccia verde; viceversa, si allunga la freccia di colore rosso quando l’apparecchio è meno efficiente e consuma di più.

Le etichette sono uniformi per gli apparecchi della stessa categoria, affinché il confronto fra i diversi modelli sia il più rapido e intuitivo possibile. La scelta d’acquisto, insomma, diventa più informata, perché le etichette diventano vere e proprie carte di identità dei prodotti.


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