L’arte del decluttering: eliminare il superfluo

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Il termine inglese decluttering è un neologismo che potrebbe essere tradotto con “il togliere ciò che ingombra, eliminare la confusione”.

Adottato anche in lingua italiana, il decluttering indica la vera e propria arte di fare piazza pulita delle cose inutili, al fine di vivere più liberi.

Ci spieghiamo meglio: la società in cui viviamo ci spinge ogni giorno ad acquistare oggetti e prodotti di cui in realtà non abbiamo realmente bisogno, anche se il messaggio che arriva alla nostra mente è che, se non abbiamo quel prodotto di bellezza o quel gadget, non saremo veramente al passo con i tempi. Questo atteggiamento ci spinge non solo a spendere denaro per futili motivi ma a circondarci di oggetti superflui e ingombranti che saturano l’ambiente domestico senza darci alcuna soddisfazione morale o felicità.

Secondo un recente sondaggio, le persone usano solo il 25% degli oggetti che possiedono, tutto il resto lo chiudono in un ripostiglio per lasciarlo inutilizzato. L’ingombro provoca caos, blocca la nostra energia vitale, la creatività e limita la libertà di azione.

L’ispirazione tratta dal libro “La sfida delle 100 cose”

la sfida delle 100 cose

Ci basterebbero cento oggetti per vivere? E’ la filosofia del movimento americano nato sulla scia del manuale La sfida delle 100 cose (The 100 Thing Challenge), scritto dal californiano Dave Bruno.

Il surplus della vita moderna è figlio della corsa all’acquisto: sull’onda della pubblicità e dell’emulazione: siamo così incredibilmente abituati a circondarci di oggetti, ad accumularli per anni e decenni. Siamo pieni di quelli che a Torino si chiamano ciapa-pùver (ricettacoli di polvere) e a Roma si definiscono ciaffi (oggetti che non useremo mai).

Consumare il meno possibile è una liberazione dallo stress e una scelta che educa le generazioni future a vivere serene con poco. Inoltre, per chi come noi ha a cuore l’ambiente, un’azione di questo tipo ha una valenza che va ben oltre la gestione della vita quotidiana: viviamo in un’epoca di scarsità, dove le materie prime di ogni tipo sono già “in riserva”. Sotto la crisi economica di cui tanto si parla stanno la crisi ambientale, la crisi energetica, la crisi alimentare, l’eccesso demografico del mondo. La caccia allo spreco dovrebbe diventare una regola di vita per tutti: abbattere il superfluo in qualsiasi campo o settore è una risposta sensata ai problemi del Pianeta.

Tornando alla sfida delle 100 cose, ricordiamo che minima addizione, massima sottrazione è il motto del libro. Il numero 100 è convenzionale, non rigido, più che altro aiuta a tenere d’occhio l’obiettivo.

La maggior parte delle persone pensa che potrebbe tranquillamente farcela a ridurre le cose che possiede a un centinaio di oggetti. Ma forse non riflette bene sul fatto che almeno trenta li abbiamo soltanto nel beauty case!

Per chi volesse comunque applicare questo metodo del downsizing alle sue proprietà, ecco un decalogo che aiuta a riflettere su come svuotare soffitte, cantine e garage in maniera equilibrata.

* Effettuare il conteggio solo sugli oggetti personali, non sugli elettrodomestici di casa, tanto per intenderci. Per quanto concerne biancheria intima e calze, bisogna contare ogni gruppo di indumenti come un solo oggetto. e tenere fuori dal conteggio gli strumenti di lavoro (libri, schedari, utensili ecc.).

* Stilare un inventario di ciò che si possedete, evidenziare nell’elenco gli oggetti irrinunciabili e contare quanti ne mancano per arrivare a 100 per terminare l’elenco (questo sarà il momento in assoluto più difficile di tutta l’operazione).

* Liberarsi senza indugi di ciò che è rimasto fuori dalla lista.

* La maggior parte delle persone riesce sicuramente a vivere con meno indumenti, ma giustamente non a fare a meno di una macchina o una moto, un telefono cellulare, un computer, un player multimediale. Probabilmente spariranno invece molti indumenti, libri, giornali, lettere, foto, CD. Per molti di questi oggi abbiamo il vantaggio di poterne fruire trasformandoli in formato digitalizzato: un buon computer sostituisce egregiamente l’ingombro di molti scaffali.

E poi impariamo un buon metodo “antiaccumulo” per il resto della vita: rinunciare a qualcosa di vecchio ogni volta che si riceve o si compra qualcosa di nuovo.

Il decluttering come soluzione

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Fare piazza pulita di tutto quello che non utilizziamo da almeno sei mesi!

Non sempre è facile iniziare questo processo: molto spesso non riusciamo a distaccarci dagli oggetti perché abbiamo con loro un legame affettivo, oppure perché sappiamo di aver speso denaro per acquistarli. Disfarci di un abito che ha ancora il cartellino attaccato, ma che sicuramente non indosseremo mai, ci rende consapevoli del fatto di aver speso inutilmente, così continuiamo a ripeterci che prima o poi lo indosseremo per questa o quell’altra occasione. Ma se riflettiamo onestamente dobbiamo ammettere che queste sono solo scuse!

Qualche consiglio per cominciare l’azione di decluttering

Conviene iniziare a lavorare ogni giorno su un singolo ambiente della casa: la cucina, la dispensa, l’armadio ecc. L’ideale sarebbe togliere subito gli oggetti su cui non si hanno dubbi e catalogare quelli che ci trovano indecisi con un cartellino, scrivere su di esso la data di “osservazione”, per poi disfarsene se entro sei mesi non lo abbiamo utilizzato. Questa procedura andrebbe seguita per tutto il superfluo.

Attenzione, decluttering non significa necessariamente infilare gli oggetti in un sacco della spazzatura, ma regalarli a chi – al contrario di noi – sicuramente li utilizzerà oppure a chi ne ha bisogno e non può permetterselo, o anche venderli in un mercatino dell’usato, oppure anche organizzando un swap party. In alternativa, l’oggetto potrebbe essere modificato e riadattato alle nostre esigenze.

Fare decluttering aiuta a liberare i nostri armadi e la nostra anima perché il caos generato dal “troppo” blocca la nostra libertà e ci fa diventare schiavi degli oggetti. Liberarsi significa trovarsi in un ambiente più ordinato, significa instaurare un ordine mentale che ci aiuterà la prossima volta che passeremo di fronte a una vetrina allettante.

Provate anche voi il decluttering, la vostra mente si svuoterà insieme ai pensieri negativi. E la vostra casa vi ringrazierà.


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