Che cosa sono i micro-ortaggi

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Può essere che li abbiate già notati nel reparto ortofrutta dei negozi di alimentari biologici. I micro-ortaggi (anche conosciuti con il termine inglese microgreens) sono delle piantine giovani, raccolte prima di essersi completamente sviluppate e consumate nella loro parte edibile. Offrono sapori e colori molto intensi (possono essere aggiunti a minestre e secondi, pizze e insalate) e sono una fonte eccezionale di preziose vitamine, antiossidanti e nutrienti!

Le principali differenze rispetto ai germogli sono queste:
* I micro-ortaggi crescono su un substrato, i germogli germinano in acqua.
* Dei micro-ortaggi si mangiano le foglie e lo stelo, ma non il seme. Dei germogli si mangiano semi e stelo.
* I micro-ortaggi crescono in 7-14 giorni, i germogli in meno di una settimana.

Quelli della qualità migliore sono coltivati a partire da sementi di alta qualità e su un substrato bio-certificato (il più usato è quello in fibra di cocco) tramite il semplice utilizzo di acqua, senza fertilizzati né pesticidi di sintesi – quindi con un basso impatto ambientale. In Italia i microortaggi non sono ancora certificabili come biologici poiché sono coltivati a terra, ma questo è solo un cavillo formale che si spera possa essere risolto a breve. Una volta acquistati possono essere conservati in frigorifero o in un ambiente tra i 4 e i 10 gradi per 10-15 giorni dal confezionamento.

Quali sono le specie che possono diventare micro-ortaggi? Cavoli di vario tipo (sopratutto cabeza negra e pak choi), ravanello, barbabietola, piselli, coriandolo, basilico, borragine, senape rossa e bianca, rucola, crescione, tarassaco, topinambur, colza, nasturzio, cardo, chenopodium, yacon, consolida maggiore, assenzio, cicoria selvatica, ortica, crescione dei prati.


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