Buoni spesa in cambio di plastica: sempre più diffusi gli ecocompattatori

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La lotta all’inquinamento e al riscaldamento globale può passare anche attraverso gli ecocompattatori, un sistema basato su una sorta di macchina “mangia-bottiglie” che rilascia dei buoni sconto proporzionali al numero di oggetti conferiti.

Cominciano ad avere una discreta diffusione i punti di riciclo non costituiti da tradizionali cassonetti, bensì da dispositivi automatici dentro i quali i cittadini possono inserire bottiglie in PET (vuote e schiacciate), oppure flaconi in HDPE (come quelli dei detersivi e dello shampoo) e lattine in alluminio (quelle utilizzate per le bibite) nell’apposita fessura. Come ricompensa l’ecocompattatore emette uno scontrino su cui è indicato il numero dei punti validi come buono sconto per fare la spesa in punti vendita convenzionati.

Questo tipo di iniziativa offre vari vantaggi: diffonde la cultura del riciclo, permette agli enti locali di diventare più virtuosi aumentando le percentuali di raccolta differenziata, consente alle famiglie di risparmiare sul budget e ai negozi sul territorio di fidelizzare i clienti e magari di acquisirne di nuovi dalle zone limitrofe incrementando il giro d’affari. Se poi gli ecocompatattori sono sistemati davanti alle scuole assolveranno all’ulteriore compito di sensibilizzare le nuove generazioni sui temi ambientali.


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