I vari modi in cui la plastica torna a nuova vita

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Chi di noi non prova una sensazione di sollievo nel sapere che la plastica correttamente smaltita con la raccolta differenziata non andrà a ingrossare i volumi delle discariche o a inquinare gli oceani, ma sarà trasformata in qualcos’altro di utile per la vita quotidiana e di non dannoso per l’ambiente?

Le bottiglie di acqua minerale vuote, le vaschette in cui acquistiamo frutta e verdura, i flaconi dei detersivi. Che cosa avviene a questi imballaggi quando entrano in uno stabilimento per il ricupero della plastica? Semplificando un po’ potremmo riassumere così il processo di riciclo:
* selezione e suddivisione dei vari tipi di plastica: le bottiglie vengono lavate in acqua calda per eliminare etichette ed eventuali impurità, i flaconi di detersivo sono sottoposti a processi meccanici di eliminazione dei materiali indesiderati.
* il materiale plastico viene trasformato in fiocchi di colori e materiali diversi. Si tratta di una materia prima secondaria che ha un notevole valore commerciale (dai 400 ai 600 euro la tonnellata) che può essere nuovamente fusa e stampata.

In particolare:
– dalle bottiglie di plastica si ottengono scaglie di PET adatte per la produzione di nuove bottiglie d’acqua, vaschette e contenitori per il packaging, ma anche lastre e prodotti per l’edilizia, per l’industria dell’auto o per il settore tessile.
– dai flaconi di detersivo si ricavano granuli destinati alla produzione di tubi.
– dagli shopper e dagli altri imballaggi sotto forma di pellicola (circa il 70% della produzione totale) si ottengono scaglie e granuli utilizzate per produrre vasi per fiori, manufatti per l’arredo urbano, nuovi sacchetti e materiali per l’edilizia (ad esempio canaline, distanziatori e guaine bituminose).

Tutti gli scarti residui vengono trasformati in CSS, ovvero combustibile solido secondario. In questo modo il riciclo della plastica è davvero totale.

La quota di plastica correttamente smaltita in Italia è in crescita e la notizia è sicuramente positiva. Tuttavia occorre entrare nell’ordine di idee che i polimeri plastici provengono da una materia prima esauribile come il petrolio: utilizzare la plastica per articoli usa-e-getta non è sostenibile sul lungo periodo. Riciclare la plastica è fondamentale, ma altrettanto lo è ridurne a monte l’utilizzo e il consumo. Bastano piccoli accorgimenti quotidiani: evitare i prodotti con imballaggi eccessivi, acquistare prodotti sfusi invece che in vaschetta, bere l’acqua del rubinetto ogni volta che ciò è possibile e ridurre tutto ciò che è usa-e-getta (piatti, bicchieri, rasoi, spazzolini da denti).


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