Moria delle api: l’UE vuole bandire i neonicotinoidi dal trattamento dei semi

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coltura del maisL’uso dei neonicotinoidi come insetticidi iniziò circa vent’anni fa e fu salutato come una soluzione eccezionale per migliorare la produttività agricola. Si trattava di pesticidi con una potenza fino a 7000 volte superiore rispetto ai prodotti utilizzati fino a quel momento. I produttori e ne vantavano “l’intelligenza”, poiché di fatto si tratta di sostanze chimiche che non lasciano residui nel cibo. Tralasciavano però di citare gli effetti collaterali che potevano avere sugli insetti e su altri microorganismi. Con il risultato che dopo vent’anni ci si è resi conto che questo modello agricolo ha sterminato le parti essenziali del ciclo della vita e della fertilità.

La moria delle api è stato l’aspetto più allarmante, quello di cui si è parlato di più, ma non è l’unico. Sono sparite anche il 60% delle farfalle, il 20% degli anfibi; nella Pianura Padana non ci sono neppure più i moscerini che tanto fastidio arrecavano ai conducenti dei veicoli rimanendo schiacciati sui vetri.

Purtroppo, per molti anni l’approvazione generale dei nicotinoidi è stata basata sulle informazioni fornite dai venditori che ne garantivano l’innocuità. Da quando però sono stati preferiti accertamenti scientifici da parte di terzi, il quadro è stato sconvolto. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha prodotto un report scientifico che giudica incompatibili questi insetticidi con l’ambiente. La Commissione UE ha recentemente proposto di interrompere per due anni l’uso dei fitosanitari usati per trattare i semi delle colture di colza, granoturco, girasole e cotone (il voto finale per l’approvazione della proposta avverrà il prossimo 25 febbraio).

Per una volta l’Europa segue e non precede le indicazioni dell’Italia che già nel 2008 aveva sospeso l’utilizzo dei neonicotinoidi almeno per le colture su larga scala. Purtroppo questi insetticidi sono ancora usati sotto forma di spray per orti, pianti da appartamento o collari antizecche per i cani.

2 commenti su “Moria delle api: l’UE vuole bandire i neonicotinoidi dal trattamento dei semi”
  1. Alessandro Capuzzo ha detto:

    Spero vivamente che dopo i due anni di sperimentazione si decida di abolire definitivamente i neonecotinoidi per il trattamento delle colture agricole. Sono fermamente convinto infatti che dobbiamo lavorare tutti quanti per la nostra terra; nel senso che dobbiamo si lavorare la terra perchè essa ci dia i mezzi di sostentamento ma dobbiamo nel contempo lavorarla con coscienza ed etica.
    Per questo personalmente elogio il vero prodotto bio ma più in generale il prodotto che sia stato realizzato nel rispetto della terra e del territorio di origine.
    Con questi e altri principi è partito di recente un bellissimo progetto di apicoltura portato avanti da me e da mio cognato nella nostra terra, la bassa padovana. Nel nostro caso il nostro obiettivo è contribuire alla salvaguardia delle api, vista la loro fondamentale funzione per la vita sulla Terra, e dar vita ad un prodotto, miele in primis, veramente BIO. Veramente prodotto rispettando la terra e le api.

    Continuate così. Complimenti.

    Per chi fosse interessato a seguire il nostro progetto: http://www.terrafiorita.blogspot.it

    Un saluto.

    Alessandro

  2. Nicoletta ha detto:

    Ciao Alessandro, vedo solo ora il tuo commento, molto interessante! Se hai voglia di scrivere un articoletto sul progetto che stato portando avanti te lo pubblico volentieri!. Contattaci con il modulo su questa pagina, citando l’articolo in questione
    https://www.soloecologia.it/contatti
    https://www.soloecologia.it/22022013/moria-delle-api-lue-vuole-bandire-neonicotinoidi-dal-trattamento-dei-semi/5153
    Grazie!


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