Rapporto sui cambiamenti climatici e riscaldamento globale: 10 anni per salvare il Pianeta

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IPCC cambiamenti climaticiCirca due settimane fa è uscito il primo volume del V Assessment Report dell’IPCC, un documento redatto da scienziati di tutto il mondo (IPCC significa Intergovernmental Panel on Climate Change) selezionati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite ed esperti in vari ambiti che riguardano il clima, l’ambiente, il pianeta Terra.

Questo rapporto, che viene stilato ogni sei anni, contiene dati sul riscaldamento dell’atmosfera, degli oceani, sullo scioglimento dei ghiacciai, l’inacidimento delle acque dei mari a causa della CO2 prodotta dalla combustione di sostanze organiche come carbone e petrolio. Il rapporto è corredato da grafici che raffigurano con chiarezza i dati più evidenti: ad esempio, come è cambiata la temperatura della superficie delle varie parti del globo negli ultimi 100 anni, come abbiamo assistito a una vera e propria impennata delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera – anche nelle regioni più remote e meno industrializzate.

La ricerca non contiene informazioni straordinariamente nuove. Quello che sorprende, però, è che finalmente gli scienziati usino espressioni ultimative. Fino a ieri c’erano scienziati dissenzienti. Mentre oggi, con un altissimo grado di certezza, possiamo affermare che i dati, anche se provenienti da fonti diverse, convergono nell’affermare che il riscaldamento globale esiste, è esteso a ogni area del pianeta e chi per in larga parte è causato dall’impatto delle attività dell’uomo.

Gli scenari che si prospettano sono abbastanza inquietanti, anche perché riguardano vari aspetti del globo: la superficie terrestre, l’atmosfera, le masse oceaniche e i ghiacciai. Ognuno di questi elementi interferisce con gli altri e l’alterazione dello stato di ognuno accelera l’alterazione degli altri. Ad esempio, se le temperature continuano a salire, i ghiacci polari sono destinati a scomparire nei mesi estivi. Questo comporterà un duplice effetto: da un lato, variazioni nella temperatura delle acque – e dall’altro un mancato riflesso della luce che provocherà un riscaldamento ancora maggiore.

Un’altra conseguenza catastrofica dell’aumento della temperatura globale è l’innalzamento del livello dei mari – che nell’ultimo secolo si sono già alzati di 20 centimetri. Se le emissioni di gas serra aumenteranno ancora, il livello dei mari potrebbe salire così tanto da non essere più controllabile.

Purtroppo finora sono stati disattesi tutti i protocolli e troppe volte parte della comunità internazionale ha cercato di negare i dati. Ora gli esperti dell’ONU si sono pronunciati: è vero che ci può essere una variazione dovuta ai cicli naturali, è altrettanto vero che il contributo dell’uomo c’è ed è determinante e l’ultimo decennio è stato il più caldo degli ultimi 800 anni. Dobbiamo fare i conti e intervenire prima che sia troppo tardi: si parla di 10 anni di tempo per degli interventi riparativi – torneremo a parlarne. Continuate a seguirci.


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