Perché non bisogna buttare gli scontrini nella carta?

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Gli scontrini e le ricevute fiscali sono stampati su carta termica, ovvero da un materiale ricoperto da un’emulsione formata da una sostanza colorante e un reattivo. Per questo motivo non sono adatti per lo smaltimento nella carta straccia tradizionale da riciclo.

Torno a casa dopo aver fatto la spesa, mi svuoto le tasche e butto lo scontrino nel cestino della carta. Lo facciamo tutti, no? Ebbene, purtroppo sbagliamo!

Le direttive del Comieco

Nel nostro paese il Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base Cellulosica), ha dettato le linee guida per la gestione degli scontrini, riassunte con queste parole dal suo rappresentante Claudio Busca: “Lo scontrino fiscale non va nella raccolta differenziata della carta e del cartone perché il materiale di cui è fatto dà fastidio ai processi di riciclo“.

Perché non bisogna buttare gli scontrini nella carta?

In buona sostanza: perché sono composti da carte termiche e sostanze che generano calore che possono creare parecchi problemi di gestione agli impianti di trattamento rifiuto che vogliono dare nuova vita alla carta straccia. Alcuni sostengono, ma la questione è controversa, che la carta termica contenga bisfenolo A, composto organico di sintesi nocivo per l’uomo e per l’ambiente. A ogni modo tutte le carte chimiche, come anche la vecchia carta carbone o quella tradizionale per stampare i fax non devono perciò essere gettate nel cestino della carta.

Dove buttare gli scontrini?

Gli scontrini vanno smaltiti nella raccolta indifferenziata dei rifiuti che dopo aver raggiunto gli impianti TMB (Trattamento Meccanico Biologico) o gli STIR (Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti), essendo dotata di un alto potere calorifico, sarà trasferita negli impianti di termovalorizzazione in grado di produrre acqua calda ed energia. Purtroppo nei termovalorizzatori le polveri di abbattimento fumi e i residui presenti nei camini dovranno essere smaltiti in discariche per i rifiuti pericolosi mentre se utilizzassimo la gassificazione tali residui diventerebbero scorie vetrificate da utilizzare, ad esempio, nei sottofondi stradali… e questo sarebbe un bel vantaggio, economico ma soprattutto ambientale!

Adriano Pistilli


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