Bird control: un metodo ecosostenibile per l’allontanamento dei volatili

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Bird control

Tra le tecniche di dissuasione per gli uccelli infestanti più sostenibili possiamo senz’altro annoverare il Bird control, che consiste nell’utilizzo di falchi appositamente addestrati e certificati (ma sostanzialmente guidati dal loro istinto predatorio) per allontanare volatili come piccioni, colombi, gabbiani da zone in cui la loro presenza è deleteria.

Si tratta di un’arte antica che risale, per esempio, nel meridione d’Italia, ai tempi di Federico II e che oggi trova nuova applicazione attraverso il nome più moderno di Bird control. La falconeria richiede lunghi anni di addestramento perché è necessario approcciarsi ai volatili fin dai loro primi mesi di vita. Questo per favorire l’imprinting, ovvero per far sì che riconoscano gli addestratori come loro simili. Il legame che si viene a creare con questi animali è basato sul rispetto e sulla fiducia.

La falconeria di questo tipo oggi viene adoperata per salvaguardare in modo ecosostenibile aeroporti, monumenti e siti archeologici che rischiano di essere rovinati dai depositi di guano lasciato dagli uccelli. Ad esempio, quello dei piccioni causa lo sgretolamento del travertino, il materiale che costituisce gli importanti monumenti di alcuni centri archeologici tra cui i templi greci di Paestum, in Campania. Per questo motivo la sovraintendenza si affida a speciali squadre di falconieri che adoperando i rapaci con l’obiettivo di spaventare e allontanare i volatili infestanti. Un metodo ecosostenibile e assolutamente non cruento che con il passare del tempo ha portato a una notevole diminuzione nell’accorpamento dei piccioni e dei loro nidi in questi preziosi luoghi dell’arte e della cultura.  


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