Per un arredamento più green occorre scegliere la carta da parati naturale

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carta da parati naturaleChe ci affidiamo a decoratori professionisti o preferiamo il fai-da-te, la scelta della carta da parati può essere un’opzione assai consigliabile. Questo per due motivi principali – una estetica e una più intrinsecamente significativa dal punto di vista ambientale. In primo luogo, dopo decenni in cui era stata ingiustamente bandita, la tappezzeria è tornata a essere molto attuale nei trend del design. In secondo luogo, oggi è assolutamente possibile riperire delle tipologie di carta di parati ecofriendly. Stiamo parlando di carta da parati dall’aspetto naturale che però non si limitano a imitare il look dei materiali esistenti in natura, ma è realmente costituita da una base di carta a cui si sovrappongono fibre vegetali o sottilissime lastre di materiali naturali (sughero, mica).

Nello screenshot qui sopra potete vedere alcuni esempi di materiali di tale tipo. Come potete notare, è ampia la varietà di colori tra cui scegliere: ce ne sono di caldi, di freddi e di neutri. Quanto basta per soddisfare tutte le esigenze, tanto quelli dell’arredamento in ambienti di impronta classica, quanto quelli più rustici e quelli spiccatamente moderni e tutte le infinite sfumature intermedie di stile. I giochi di colore e le minuscole imperfezioni di un materiale naturale contribuiscono a creare la sensazione di tridimensionalità e matericità che aumenta la sensazione di comfort nella casa. Ecco una carrellata dei materiali naturali che possono costituire lo strato visibile di una carta da parati, con le rispettive caratteristiche.

* Quercia da sughero naturale – è disponibile in varie finiture: brillante e opaco, con texture molto irregolare monocolore argentea oppure bicolore o tricolore (grigio scuro-oro lucido, beige perlato-oro, grigio scuro perlato-grigio argento lucido, vari toni del marrone, avorio-ocra-argento).
* Bambù naturale – è disponibile nella versione a effetto opaco su cui si alternano linee alquanto regolari nei toni beige-grigioverde, marrone-grigio, vari toni del marrone (grigiastro, rame, nocciola, ocra), rosso mattone-paglia.
* Grasscloth (è questo il termine inglese con cui si indicano le texture in erbe di campo e di montagna) – ha sempre un effetto opaco, e può abbinare a seconda dei casi i colori crema-avorio, beige-verde pallido, marrone pallido-sabbia, bianco crema-bianco.
* Piastrelle in mica (un silicato dalla struttura regolare) – di solito con finitura brillante e disponibili nei colori bianco crema, oro, argento, rame e vari toni di grigio (anche con sfumature beige).

Di solito le carte da parati in materiali naturali sono definite “spugnabili”, termine un po’ ambiguo che non è assolutamente sinonimo di “lavabile”. Di fatto indica l’assenza di un rivestimento protettivo che renderebbe possibile il lavaggio: dopo la messa in opera è soltanto possibile rimuovere eventuali tracce di pasta adesiva mediante una spugna o un panno inumidito, tamponando con delicatezza la superficie. Vista questa “delicatezza” del materiale è consigliabile utilizzare tale tipo di tappezzeria per pareti in ambienti poco propensi ad attirare sporco sulle pareti – ad esempio soggiorni, camere da letto, studi o uffici.


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