Una nuova batteria alluminio-aria darà maggiore autonomia alle auto elettriche

Di
Batteria metallo aria Phinergy

È stata messa a punto dall’azienda israeliana Phinergy una batteria metallo-aria che è in grado di offrire enorme autonomia ai veicoli elettrici, che potranno percorrere lunghe distanze senza necessità di ricariche intermedie.

Si parla di ben 1800 chilometri, mentre al momento le migliori batterie per veicoli elettrici si limitano a 500-800 chilometri con una ricarica.

Come funziona questa tecnologia?

In pratica, le batterie alluminio-aria usano un elettrodo capace di “respirare” e trarre ossigeno dall’atmosfera. L’elettrodo è poroso e ha una vasta superficie che cattura l’ossigeno il quale, venendo a contatto con l’alluminio, genera energia elettrica.

In pratica, le batterie metallo-aria funzionano in modo molto simile alle batterie tradizionali, che prendono e poi liberano l’ossigeno dagli elementi chimici contenuti in un catodo liquido o solido. La differenza sta nel fatto che una batteria di questo tipo non ha bisogno di ricaricare il catodo. Questo aspetto, sommato al fatto di essere molto più leggera di una batteria convenzionale (nella quale il 70% del peso è costituito dal catodo), offre molta più autonomia e potenza.

L’unico inconveniente di questa tecnologia sta nel fatto che le batterie si deteriorano in fretta e quindi devono essere sostituite nel giro di brevissimo tempo (alcuni mesi). In compenso, però, l’alluminio è un metallo riciclabile al 100% e non genera un impatto ambientale.

La società Phinergy sta comunque sperimentando anche altri tipi di batterie, ad esempio quelle zinco-aria, che potrebbero avere una vita media utile ancora maggiore.

1 commento su “Una nuova batteria alluminio-aria darà maggiore autonomia alle auto elettriche”
  1. Nicola ha detto:

    Le batterie alluminio-aria funzionano secondo la semplice redox:
    2Al +3/2O2=Al2O3
    ovvero in teoria 2 atomi di alluminio consumano 3 atomi di ossigeno. Tuttavia se tale reazione avviene all’aria esterna sembra che non avvenga alcuna reazione, pare proprio che l’alluminio sia resistente alla pressione atmosferica dell’aria ed in pratica molti sono propensi ad affermare che l’alluminio sia un metallo resistente all’ossigeno se paragonato al ferro per esempio. Tuttavia le cose non stanno così, infatti l’alluminio reagisce istantaneamente con l’aria solo che forma l’ossido di alluminio Al2O3 che autoprotegge la superficie del metallo da una ossidazione più profonda. Pertanto se volessimo ossidare meglio l’alluminio sarebbe necessario un compressore ad aria in ambiente chiuso e magari assistiti da un solvente che “gratta” l’ossido di alluminio per esempio ACIDO SOLFORICO DILUITO, o miscele apposite di acidi di composizione BREVETTATA. Ho scritto “brevettata” in maiuscolo in quanto taluni inventori hanno già la “formula magica” di tale miscela corrosiva. Per questo motivo per effettuare la redox è necessario adoperare un liquido corrosivo ed un compressore di aria in modo tale che la stessa giunga a pressione elevata contro la superficie di alluminio . Tuttavia è possibile anche l’uso di catalizzatori al PLATINO piuttosto costosi per avviare la reazione soprascritta in quanto spezzano la molecola di ossigeno in atomi “ATTIVI”. Tuttavia per chi semplicemente volesse attuare l’accensione di un LED con una batteria ad alluminio aria consiglio lo schema seguente: (-)Al/carta da filtro inumidita/NaOH/GRAFITE(+). Puoi accendere anche un LED ad alta luminosità. N.B. Tale schema è anche RICARICABILE PER QUALCHE TEMPO se non fai seccare la carta da filtro. E’ probabile che nel breve termine di qualche anno le batterie alluminio/aria faranno parte dei sistemi per la propulsione elettrica assieme ai più famosi Litio-Sodio.


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