Taxi collettivo: un buon compromesso tra l’uso dell’auto e dei mezzi pubblici

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Premesso che, per il bene dell’ambiente l’ideale sarebbe che usassimo tutti il più possibile i mezzi pubblici, è anche vero che molte persone hanno già rinunciato a possedere un’auto propria, optando per il car sharing o il noleggio o anche per l’utilizzo dei taxi nelle ore o per i tragitti in cui la metropolitana o i mezzi di superficie non sono adatti. A questo proposito, sono molto benvenuti tutti i progetti e le iniziative riguardanti il taxi collettivo (come quello che parte in questi giorni in via sperimentale nell’area metropolitana di Torino). Possono usufruirne coloro che hanno una destinazione comune nello stesso orario (principalmente e con maggiore probabilità si tratterà di aeroporto, stazioni ferroviarie, ospedali). Di solito, il cliente è tenuto a prenotare la corsa al centralino della cooperativa con almeno 24 ore di anticipo e poi viene contattato per la conferma. Ogni taxi può trasportare al massimo tre clienti che si divideranno il costo della corsa proporzionalmente. Il risparmio è notevole e il numero delle auto in circolazione diminuisce notevolmente. Se poi si trattasse esclusivamente di taxi a propulsione elettrica, allora sarebbe veramente l’optimum.


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