Parchi naturali e aree protette: l’oro verde dell’Italia

Di

Parco naturale di PortofinoIl nostro paese è letteralmente seduto sopra una miniera d’oro. Oro verde per la precisione. L’Italia è la nazione europea nei cui parchi si raggiunge la più alta percentuale di biodiversità di tutto il vecchio continente. Un patrimonio da difendere e preservare ma anche rendere produttivo economicamente in maniera sostenibile e senza sregolatezze.

Nonostante sia difficile vedere nei parchi naturali e nelle aree protette una fonte economica, secondo i dati del WCPA Tourism and Protected Areas Specialist Group, queste realtà sono veri e propri collettori di importanti flussi di turismo nazionale ed internazionale.

La World Tourism Organization stima intorno al 3,3% l’aumento del turismo interessato alla natura da qui al 2030. Questo comporterà un notevole aumento di introiti per governi, amministrazioni delle aree protette, tour operator e commercianti.
In Italia si deve quindi cominciare a riconsiderare la politica ambientale nell’ottica di trasformare i parchi non solo in zone salvaguardate ma anche produttive, moltiplicando le risorse disponibili e incentivando tutte le attività connesse. Il primo risultato sarà un aumento dell’occupazione sia nel settore turistico che in quello agricolo, con conseguente incremento delle utilità senza peraltro minacciare l’ambiente.

I parchi italiani potrebbero poi diventare veri e propri laboratori per sperimentare nuovi modelli di sviluppo economico in un ambito, quello della green economy, che attrae soprattutto i giovani. L’impulso di crescita inoltre coinvolgerebbe zone rurali e comunità locali, aiutando proprio quelle realtà che hanno risentito maggiormente della crisi economica e dell’emigrazione dei più giovani.

Un altro dato molto significativo è stato messo in evidenza dall’ultimo rapporto del Ministero dell’Ambiente e di Unioncamere. Mentre tutto il Paese registra un calo del valore aggiunto dell’1,8% (con picchi anche più gravi), il prodotto delle imprese legate ai parchi risulta calante solo dello 0,6%.

Dati che vanno oltre gli stessi numeri e che ci parlano di una risorsa che ha tutte le carte in regola per meritare più attenzione da parte delle istituzioni.

Andrea Ferrari Trecate


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloEcologia.it – Consigli su ambiente e sostenibilità supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009