I laghi sotterranei della Namibia: una soluzione per i problemi idrici dell’Africa

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Mentre in occidente ogni persona consuma in media (vergognosamente) tra i 200 e i 400 litri d’acqua al giorno, nei Paesi in via di sviluppo ne ha a disposizione una media di 10 al giorno, con i quali deve riuscire a bere, lavarsi e cucinare.

La recente scoperta nello stato della Namibia di enorme risorse idriche sotterranee potrebbe però cambiare la qualità di vita di 800.000 persone nel continente africano.

La Namibia, un vasto paese dell’Africa australe, è famosa per la sua spettacolare bellezza naturale, dai deserti sconfinati alle maestose montagne. Ma al di sotto della sua superficie arida, esiste un mondo segreto di meraviglie nascoste: i laghi sotterranei.

Sono stati necessari ben cinque anni di trivellazioni e analisi elettromagnetiche per ricostruire una mappa dei bacini sotterranei: in particolare, le apparentemente aride regioni settentrionali di Ohangwena e Oshana nascondono sotto la crosta semidesertica, enormi riserve di acqua costituitesi circa 10.000 anni fa per infiltrazione dell’acqua piovana tra la sabbia e le microscopiche fessure delle rocce.

La formazione dei laghi sotterranei in Namibia

Namibia

I laghi sotterranei della Namibia sono il risultato di un fenomeno geologico affascinante. Durante la stagione delle piogge, l’acqua piovana scorre attraverso le fessure nel terreno, infiltrandosi nel sottosuolo. Qui, l’acqua si accumula nelle cavità naturali del sistema acquifero sotterraneo. Queste cavità possono variare in dimensioni, dalla piccola a quella di un lago esteso per diversi chilometri quadrati.

Uno dei laghi sotterranei più conosciuti della Namibia è il Lago Otjikoto. Situato nella regione di Tsumeb, nel nord del paese, questo lago sotterraneo è noto per le sue acque cristalline e i suoi segreti sommersi. Gli esploratori subacquei sono rimasti affascinati dalla scoperta di vecchi armamenti risalenti alla prima guerra mondiale, quando il lago era utilizzato come luogo di smaltimento. Oggi, il Lago Otjikoto è un’affascinante attrazione turistica che offre la possibilità di immergersi nella storia e nella bellezza naturale.

Un altro lago sotterraneo che merita di essere menzionato è il Lago Guinas. Situato nella regione di Outjo, nel nord-ovest del paese, questo lago offre uno spettacolo mozzafiato. La sua profondità e la sua superficie placida creano un ambiente tranquillo e affascinante. Il Lago Guinas è circondato da una vegetazione rigogliosa, attirando una varietà di uccelli e animali selvatici. Questo tesoro nascosto della Namibia offre una fuga rinfrescante dalla calura del deserto circostante.

Una grande riserva idrica da sfruttare?

Si parla di 5 miliardi di metri cubi (ma potrebbero essere anche 15 miliardi): una quantità di acqua che basterebbe per il 40% della popolazione namibiana per quattro secoli. Innumerevoli i vantaggi che potrebbero derivare dalla scoperta: dissetarsi con acqua pura porterebbe a un drastico calo di malattie spesso mortali come diarrea, colera e tifo. Un’agricoltura fiorente cancellerebbe il problema della fame, della povertà, delle migrazioni e anche molte guerre.

Si intravvedono però anche dei problemi, ad esempio: il rischio che si parta con uno sfruttamento eccessivo senza tener conto dei bisogni di rinnovo delle falde, che il passaggio all’irrigazione destabilizzi gravemente l’ecosistema della zona.

L’augurio è ovviamente che si svolgano studi sugli approvvigionamenti idrici dal sottosuolo anche in altri paesi del continente nero, portando finalmente l’oro blu ai 300 milioni di individui che non hanno acqua potabile e soffrono di problemi sanitari legati alle carenze idriche e igienico-sanitarie. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), «per ciascun dollaro investito in infrastrutture idriche e igieniche, se ne ricavano otto in maggiore produttività».


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