Impariamo l’arte del decluttering
Di Memole BioIl termine inglese decluttering è un neologismo della lingua inglese che potrebbe essere tradotto con “il togliere ciò che ingombra, eliminare la confusione”. Adottato anche in lingua italiana, indica la vera e propria arte di fare piazza pulita delle cose inutili, al fine di vivere più liberi.
Ci spieghiamo meglio: la società in cui viviamo ci spinge ogni giorno ad acquistare oggetti e prodotti di cui in realtà non abbiamo realmente bisogno ma, il messaggio che arriva alla nostra mente è che, se non abbiamo quel prodotto di bellezza o quella maglia non saremo veramente al passo con i tempi. Questo atteggiamento ci spinge non solo a spendere denaro per futili motivi ma a circondarci di oggetti superflui e ingombranti che saturano l’ambiente domestico, ma non ci danno alcuna soddisfazione morale o felicità.
Secondo un recente sondaggio, le persone usano solo il 25% degli oggetti che possiedono, tutto il resto lo chiudono in un ripostiglio per lasciarlo inutilizzato. L’ingombro provoca caos, blocca la nostra energia vitale, la creatività e limita la libertà di azione del singolo individuo.
La soluzione è il decluttering, cioè fare piazza pulita di tutto quello che non utilizziamo da almeno sei mesi, un po’ sulla linea della Sfida delle 100 cose, tanto per intenderci.
Non sempre è facile iniziare questo processo: molto spesso non riusciamo a distaccarci dagli oggetti perché abbiamo con loro un legame affettivo, oppure perché sappiamo di aver speso denaro per acquistarli. Disfarci di un abito che ha ancora il cartellino attaccato, ma che sicuramente non indosseremo mai, ci rende consapevoli del fatto di aver speso inutilmente, così continuiamo a ripeterci che prima o poi lo indosseremo per questa o quell’altra occasione. Ma se riflettiamo onestamente dobbiamo ammettere che queste sono solo scuse!
Qualche consiglio per cominciare l’azione di decluttering: iniziate a lavorare ogni giorno su un singolo ambiente della vostra casa: la cucina, la dispensa, l’armadio ecc. L’ideale sarebbe togliere subito gli oggetti su cui non si hanno dubbi e catalogare quelli che vi trovano indecisi con un cartellino, scrivere su di esso la data di “osservazione”, per poi disfarvene se entro sei mesi non lo avrete utilizzato. Questa procedura andrebbe seguita per tutto il superfluo.
Attenzione, decluttering non significa necessariamente infilare gli oggetti in un sacco della spazzatura, ma regalarli a chi – al contrario di noi – sicuramente li utilizzerà oppure a chi ne ha bisogno e non può permetterselo, o anche venderli in un mercatino dell’usato. In alternativa, l’oggetto potrebbe essere modificato e riadattato alle nostre esigenze.
Fare decluttering aiuta a liberare i nostri armadi e la nostra anima perché il caos generato dal “troppo” blocca la nostra libertà e ci fa diventare schiavi degli oggetti. Liberarsi significa trovarsi in un ambiente più ordinato, significa instaurare un ordine mentale che ci aiuterà la prossima volta che passeremo di fronte a una vetrina allettante.
Provate anche voi il decluttering, la vostra mente si svuoterà insieme ai pensieri negativi. E la vostra casa vi ringrazierà.
Memole Bio
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Buongiorno,
ho visitato oggi il vostro articolo sul declutter. Ottimo lavoro!
Ho appena finito di scrivere io stesso un articolo sull’argomento, Sbarazzati delle cose inutili. Se volete dare un occhiata:
Penso potrebbe essere un ottima aggiunta alla vostra pagina. In ogni caso, continuate così!
Cordiali saluti
Andrea
Un consiglio visto che siamo in tema.
quando ci si libera da panni che giacevano inutilizzati nell’armadio o che non ci piacciono più, oltre alla beneficenza e al mercatino si può dar vita ad una bella serata con le amiche organizzando uno swap party!