Con lo scioglimento dei ghiacci il Presena restituisce un pezzo di storia

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L’innalzamento della temperatura globale sta portando a un preoccupante scioglimento dei ghiacciai in ogni parte del globo che per il momento non ha però portato l’uomo a riflettere in maniera significativa sull’importanza di ridurre le emissioni di CO2. Così la tutela dei ghiacciai è lasciata alla buona volontà delle comunità che vivono nei loro paraggi. Ed esempio, tutte le estati, nel ghiacciaio Presena, viene posizionato un particolare telo geotermico in grado di “proteggere” il ghiaccio dalle temperature estive diminuendo il rischio di uno scioglimento costante e inevitabile. Grazie alle abbondanti nevicate degli ultimi giorni c’è già qualcuno che afferma che la stagione sciistica 2012-2013 verrà prima del previsto: per l’occasione quindi, gli operai addetti alle manutenzione, hanno già iniziato a togliere il telo geotermico che copre le parti più esposte del ghiaccio.

Quest’anno, ad aspettare gli addetti ai lavori c’è stato il ritrovamento del corpo di un soldato della prima guerra mondiale. Forse non tutti sanno che proprio nel Presena, a quasi 3000 metri d’altezza, avvenne uno dei più sanguinosi scontri armati tra l’Impero Austro-ungarico e l’Italia.

Al primo sguardo gli operai hanno capito subito di cosa si trattava: la divisa grigia, le munizioni, un ciuffo di capelli e dei resti di ossa. Dal colore della divisa ancora non è chiaro a quale fronte appartenga il corpo, se alle forze austriache o italiane. Subito dopo gli operai hanno dedicato al Milite Ignoto una preghiera per poi affidarlo alla tutela della Sopraintendenza trentina che provvederà, dopo gli accertamenti del caso, ad esporlo presso l’Ossario del Tonale.


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