Risparmiare energia in casa: tutte le precauzioni da adottare

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Risparmiare energia

L’inverno deve ancora arrivare, ma il freddo si fa già sentire ed è giunto il momento di pensare al funzionamento del proprio impianto di riscaldamento. Chi ha in casa una caldaia tradizionale dovrebbe sfruttare questa occasione per valutare l’ipotesi di cambiarla e di prendere un modello a condensazione, in grado di ridurre il consumo di energia grazie alla sua capacità di recuperare il calore dei fumi di combustione.

Qualora sia tutto l’impianto a essere piuttosto datato, poi, si potrebbe pensare di rinnovarlo nel complesso, o con il ricorso a pompe di calore di ultima generazione, o sfruttando un impianto integrato: un impianto, cioè, in cui ad alimentare la caldaia sia acqua preriscaldata da una pompa di calore, a sua volta alimentata con l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico, o da un impianto solare termico. Per altro, per molti interventi di questo tipo si possono sfruttare anche gli incentivi fiscali che vengono messi a disposizione dallo Stato.

Quando conviene eseguire il check up della propria abitazione

Un fattore che deve essere preso in considerazione con la massima attenzione è quello relativo all’isolamento termico delle finestre e delle pareti del luogo in cui si vive. Se l’edificio risale a prima del 2008, è molto probabile che non sia conforme alle norme più recenti relative alla riduzione dei consumi energetici. Pertanto può essere utile verificare la possibilità di eseguire un intervento che consenta di cambiare le finestre e isolare le pareti. I consumi di energia possono essere ridotti fino al 20%, e in più si applica sui costi dell’intervento il 65% della detrazione fiscale.

Quali accorgimenti adottare per risparmiare energia

Durante le ore notturne, è sempre buona norma schermare le finestre, e cioè chiudere le tapparelle e le persiane, allo scopo di limitare le dispersioni di calore verso l’ambiente esterno. Un altro consiglio è quello che prevede di collocare fra le pareti e i termosifoni dei pannelli riflettenti, sempre con l’obiettivo di limitare le dispersioni di calore. L’applicazione delle valvole termostatiche è un ulteriore accorgimento utile. Si tratta di piccoli dispositivi da mettere su ogni termosifone, e grazie ad essi la circolazione di acqua calda può essere aperta o chiusa. In questo modo non solo la temperatura che è stata impostata può rimanere costante, ma si ha anche la possibilità di ridurre ogni spreco di energia concentrando il calore nei locali in cui si rimane per più tempo.

Quanto tempo deve rimanere acceso il riscaldamento

Sopra e davanti i termosifoni non ci dovrebbero essere ostacoli di alcun genere: ciò vuol dire che utilizzare i caloriferi per asciugare la biancheria è sbagliato, come pure collocare davanti a loro dei mobili o delle tende. Il risultato, infatti, è quello di disperdere calore, e quindi di sprecare energia. È consigliabile, poi, prestare attenzione alle ore in cui il riscaldamento viene acceso. È la legge a stabilire il tempo massimo di accensione, che però non è lo stesso in tutta Italia: esso, infatti, cambia in base alla zona climatica. L’impianto di riscaldamento può comunque essere acceso 24 ore su 24 se sono stati applicati cronotermostati o valvole termostatiche. Sono necessari i ripartitori di calore, invece, nei condomini.

La manutenzione degli impianti

Per avere a che fare con bollette meno salate, è sempre opportuno provvedere alla manutenzione caldaie, che per altro è obbligatoria per legge. Insomma, si tratta di un compito da eseguire sia per non correre il rischio di prendersi una multa, sia per risparmiare (e non vanno dimenticate le ragioni di sicurezza). Gli impianti sottoposti a una manutenzione regolare e accurata consumano di meno, e sono anche più ecologici dal momento che producono una quantità di emissioni inquinanti più bassa. Per sapere ogni quanto si deve eseguire la manutenzione è sufficiente controllare le indicazioni riportate sul libretto della caldaia. Una volta appurato il corretto funzionamento della caldaia, comunque, sarà utile ricordare che in casa 19 gradi bastano e avanzano per sentirsi bene. Al contrario, un livello eccessivo di riscaldamento oltre a far piangere il portafoglio è anche dannoso dal punto di vista della salute.


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