La bicicletta? Ha ancora molta strada da fare in Italia!

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pista ciclabile cittaNessuno può negare che la cultura della bicicletta si stia diffondendo sempre più nel nostro paese, ma obiettivamente bisogna anche dire che per avere delle città a misura di ciclisti c’è ancora molto da fare. Gli italiani hanno finalmente capito che costituisce un mezzo per centrare vari obiettivi in un colpo solo: migliorare la forma fisica, risparmiare sul carburante (oltre che su assicurazione e bollo auto), non inquinare e – non da ultimo, evitare il grande problema di trovare parcheggio in città. Ma non è finita qui: un ciclista in città può sviluppare una velocità media ben superiore a quella delle auto – che al momento è paradossalmente pressapoco identica a quella dei tempi in cui si viaggiava in carrozze trainate dai cavalli.

Nel 2013 in Italia sono state vendute più di 1,5 milioni di biciclette e se ne sono prodotte circa il 22% in più rispetto all’anno precedente – molte delle quali esportate, con un bilancio altamente positivo per questo settore dell’industria.

Il successo della bicicletta però è decisamente più marcato nelle città del nord, dove le piste ciclabili sono in numero più elevato. La città più virtuosa in assoluto è Bolzano, nella quale il manubrio ha già da tempo sorpassato il volante! Si pensi che in Trentino-Alto Adige l’indotto prodotto dalla presenza di sole quattro importanti ciclovie si aggira 29 milioni di euro l’anno. Però in ambito di mobilità sostenibile e di turismo sulle due ruote rispetto ad altre nazioni la media italiana è ancora a livelli pionieristici. In Europa si parla di 44 miliardi totali di indotto, ma l’Italia si ferma a 1 miliardo. E pensare che basterebbe incentivare e organizzare il turismo a due ruote sulle strade già tracciate dalle ferrovie dismesse per superare i 5 miliardi!


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