Come sta cambiando il sistema elettrico in Italia: il costo della trasformazione

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energia elettricaIl settore dell’energia elettrica italiano ha registrato negli ultimi dieci anni un grande cambiamento: in parole povere si è passati da un panorama costituito da poche grandi centrali + una rete di trasmissione nazionale (una sorta di grande autostrada che attraverso varie trasformazioni porta il flusso di energia elettrica dalle centrali agli utenti) alla grandissima diffusione di mini-produttori di energia elettrica.

Questo cambiamento è ovviamente positivo ed è stato possibile grazie all’evoluzione tecnologica, soprattutto del settore informatico, ma anche e soprattutto alla capacità di utilizzare fonti rinnovabili. Potenzialmente ogni tetto italiano potrebbe ospitare dei pannelli solari e nella maggior parte dei giardini potrebbero essere piantate delle mini pale eoliche, quindi c’è molto spazio per la crescita.

I mini-produttori (al momento circa 485.000, tra nuclei familiari e aziende) ora sono al tempo stesso consumatori e produttori. Questa possibilità di passare da una posizione di consumatore passivo a produttore cambia completamente le regole del mercato e anche la contabilizzazione dei costi.

Si sa che le transizioni e le trasformazioni da un sistema a un altro hanno sempre un costo: in questo caso esso è dovuto alla necessità di adeguare il sistema e le reti e la distribuzione. L’Autorità per l’Energia (ente indipendente che ha il compito di tutelare i consumatori in questo ambito) si sforza di accompagnare il cambiamento con regole intelligenti (smart regulation), che da un lato minimizzino i costi e le distorsioni in bolletta e dall’altro garantiscano la sicurezza e la solidità del sistema.

L’Autorità lavora inoltre per la diffusione di strumentazione importante, come la tecnologia che consente di comandare a distanza gli impianti elettrico e di riscaldamento, oppure la telelettura dei contatori da parte dei fornitori. Sono cambiamenti che portano a maggiore flessibilità e a grandi risparmi.

La promozione con incentivi delle fonti rinnovabili ha implicato in passato aggravi rilevanti in bolletta, che ultimamente sono stati ridotti. Ma anche questa era una tappa necessaria: i costi transitori sono necessari per raggiungere una maggiore efficienza energetica in futuro.


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