Cos’è il Protocollo di Milano (milanprotocol)?
Di Walter, scritto il 17 Dicembre 2015Con Expo 2015 il cibo e la sostenibilità sono stati messi sotto i riflettori di tutto il mondo. Una delle iniziative più interessanti è sicuramente quella chiamata Protocollo di Milano o #milanprotocol.
L’idea è partita dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN), la cui mission è fornire al pubblico molte e accurate informazioni sui temi legati al cibo in rapporto all’ambiente e al futuro dell’umanità. Oggi fanno parte del Board della Fondazione BCFN anche Guido e Paolo Barilla, Carlo Petrini (fondatore di Slow Food), Paolo De Castro (Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale al Parlamento europeo) e Alberto Grando (Prorettore dell’Università Bocconi).
Il Protocollo di Milano è in pratica un accordo globale riguardante alimentazione e nutrizione sottoscritto nel corso di Expo Milano 2015. I suoi obiettivi si concentrano sui tre temi principali che costituiscono questo accordo ovvero:
* l’abbattimento del 50% entro il 2020 della quantità di cibo sprecato nel mondo;
* l’attivazione su larga scala di un’agricoltura sostenibile;
* la lotta all’obesità unita all’enfasi sull’educazione alimentare.
Abbiamo tutti davanti agli occhi i numerosi paradossi riguardanti l’agricoltura, l’industria alimentare e la nutrizione: una parte del mondo soffre la fame, mentre l’altra si ammala per il troppo cibo che ingurgita. Una percentuale troppo alta di prodotti agricoli è destinata alla nutrizione degli animali e alla produzione di biocarburante invece che per sfamare i meno fortunati. E facendo qualche calcolo si scopre che si spreca tanto cibo quanto basterebbe per nutrire tutti gli indigenti.
Secondo il Protocollo di Milano caldeggiato dalla fondazione Barilla e dai suoi partner, questi paradossi si possono abbattere con un’opportuna lotta agli sprechi alimentari, con riforme agrarie e lotta alla speculazione finanziaria e con campagne di educazione alimentare.
Il protocollo può essere scaricato da questo link.
Ecco alcuni video predisposti dalla fondazione Barilla Center for Food and Nutrition:
Commenta o partecipa alla discussione