Verificare e migliorare l’efficienza di una caldaia: consigli pratici

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Per capire se la caldaia di casa nostra sta funzionando bene non basta tendere l’orecchio per captare eventuali rumori anomali. E neppure aspettare l’arrivo della bolletta del gas per verificare se i consumi risultano congrui. Esistono alcuni altri accorgimenti utili per verificare e ottimizzare senza troppa difficoltà l’efficienza energetica delle caldaie domestiche e ottenere un ottimo comfort ambientale.

* Impostare una bassa temperatura di mandata (ovvero la temperatura dell’acqua che passa dalla caldaia ai radiatori) intorno ai 60°C mentre il termostato di casa è impostato sui 20°C. Non è razionale spegnere completamente l’impianto quando l’ambiente risulta caldo e rialzare la temperatura quando si comincia a sentire freddo. Questo brusco on-off fa consumare più energia.

* Utilizzo di un termostato ambiente modulante, ovvero in grado di regolare il funzionamento della caldaia sfruttando anche il parametro della velocità con cui viene raggiunta la temperatura stabilita: minore è il numero di accensioni e spegnimenti, più si limiterà il consumo energetico e minore sarà l’usura dell’impianto.

* Uso di sonde di temperatura esterna, il cui scopo è diminuire o aumentare automaticamente la potenza erogata e la temperatura di mandata dell’impianto di riscaldamento domestico in funzione della variazione della temperatura fuori dall’abitazione. Questo tipo di sonde non devono essere posizionate nella zona dove il sole può colpirle al mattino o nel primo pomeriggio (non si tratterebbe di “gradi all’ombra”), bensì a Nord-Ovest, dove il valore della temperatura rilevata è il più basso.

* Installare le valvole termostatiche, specialmente per i locali più caldi: consentono di regolare in maniera idonea alle esigenze personali ed efficace la temperatura – e con essa i consumi, in quanto impediscono l’ingresso dell’acqua calda nel calorifero quando si raggiunge la temperatura desiderata per poi consentirne la ripresa quando la temperatura della stanza diminuisce.

* Effettuare regolarmente una opportuna manutenzione della caldaia domestica chiamando un tecnico abilitato che verifichi il buon funzionamento dell’impianto rilasciando gli appositi moduli compilati e una ricevuta da conservare insieme alla documentazione sull’impianto. Ricordiamo che la revisione dell’impianto va effettuata una volta l’anno, mentre ogni due anni è obbligatoria l’analisi dei fumi di combustione. Solo in questo modo l’utente riuscirà al tempo stesso a ridurre i consumi e a limitare l’inquinamento atmosferico prodotto dagli scarichi.


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