Il progetto Scuole A Pedali: un esempio da seguire in tutta Italia

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Pedalando si impara, a produrre energia e a evitarne lo spreco. Questa della propulsione umana è la filosofia abbracciata dal progetto Scuole a Pedali dell’istituto tecnico G. Vallauri di Roma. Un modo nuovo e intelligente per creare negli allievi una consapevolezza nuova sull’importanza dell’energia, per aiutare sia la scuola che l’ambiente. Speriamo che l’idea possa diffondersi ad altre scuole e istituzioni.

Tutto inizierà nel prossimo ottobre, ma la “Sala dell’energia” è già pronta, la vedete nella foto. Contiene 18 spin-bike e altrettante dinamo a manovella – da azionare a braccia. Queste postazioni ciclodinamiche producono Watt che vanno ad accumularsi in una centralina a loro collegata da un sistema di cavi.

L’idea è frutto dell’ingegno di un docente della scuola stessa, architetto, appassionato di ecologia. A realizzare il software e l’hardware della sala ha pensato invece un ex-studente dell’istituto.

I ragazzi, abituati allo spreco incondizionato di energia, sperimentano sulle proprie gambe quanto costa produrla: 100 Watt per un’ora di pedalata, l’equivalente di quanto genera un metro quadrato di tetto fotovoltaico, di cui la scuola è peraltro già munita, per 90 metri quadrati di superficie.

Ogni studente ha a disposizione una scheda magnetica, chiamata “tessera dei crediti energetici”. Prima di salire sulla cyclette, la inserisce in un’apposita colonnina collegata alla dinamo, che contabilizza i Watt prodotti, visualizzati anche sul suo monitor.

Quando in classe serve energia elettrica per far funzionare un apparecchio, dalle varie schede vengono prelevati, ovvero scaricati i vari crediti energetici. Chi contribuirà maggiormente alla produzione di energia potrà accedere a dei benefit; infatti, superate determinate soglie di donazione, scattano i premi, che gli studenti possono scegliere sul sito web: biglietti per il cinema, per lo stadio, download gratuiti dalla Rete.

Il progetto è aperto anche agli adulti che vorranno contribuire: non solo a professori e dirigenti, ma anche ai genitori dei ragazzi. Tutti potranno avere la tessera di “donatori di Watt” e guadagnarci qualcosa: il risparmio su un abbonamento in palestra, il piacere di avere fatto qualcosa di buono per gli altri e per il Pianeta, oltre che molti benefici per il sistema cardiovascolare.

1 commento su “Il progetto Scuole A Pedali: un esempio da seguire in tutta Italia”
  1. Leo ha detto:

    Avete pensate di effettuare lo stesso progetto nelle palestre dove la spin-bike è uno degli elementi preferiti dai clienti.
    Il credito in quel caso può essere riutilizzato dai consumatori in esercizi convenzionati con la palestra e la stessa ne trarrà un notevole beneficio (oltre che energetico anche in termini di immagine e marketing).


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