The Shard, il grattacielo ecologico di Renzo Piano a Londra

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L’architettura incontra la sostenibilità con The Shard, la “scheggia” progettata da Renzo Piano che si staglia nel cielo londinese. L’edificio, inaugurato nel luglio 2012, svetta nel cuore della City e con i suoi 310 metri è il più alto di tutto il Regno Unito. Ma questo non è l’unico record: è infatti al vertice anche degli edifici europei più elevati, ponendosi tra due grattacieli moscoviti, il City of Capitals e il Mercury City Tower.

The Shard sorge nella zona di Southwark e, oltre che per la sua altezza, si distingue anche per la sua sagoma, una piramide irregolare totalmente rivestita in vetro. La scelta di rivestire la struttura con oltre 11.000 pannelli ha diversi significati: innanzitutto, il vetro è un elemento naturale e riciclabile all’infinito e contribuisce a trasmettere l’immagine di un’opera di architettura attenta alla tutela ambientale; inoltre, i pannelli inclinati riflettono il cielo londinese e donano al grattacielo sfumature di luci e colori sempre diversi in ogni momento della giornata.

La costruzione del grattacielo ha richiesto circa tre anni di lavoro e ha contribuito a riqualificare e rilanciare l’area precedentemente occupata dalle Southwark Towers. La scelta di questa location per la nascita di The Shard non è casuale: ogni giorno la zona attorno al grattacielo è frequentata da circa 300.000 pendolari. Si tratta quindi di un punto in cui si concentra uno grandi attività, come sottolineato dallo stesso Piano, e la sua opera vuole simboleggiare proprio il dinamismo e l’energia londinesi.

Ma l’elemento che più caratterizza The Shard è la grande attenzione posta alla sostenibilità dell’edificio. Sorge infatti in posizione strategica all’interno della rete di mobilità pubblica della capitale: è a pochi passi da una stazione ferroviaria, a due fermate della metro e da ben 20 fermate di autobus. Secondo Renzo Piano, per ottenere in futuro città realmente sostenibili è necessario stimolare e favorire la scelta dei mezzi pubblici da parte della cittadinanza. Rinunciare all’auto privata e scegliere il trasporto pubblico per i propri spostamenti riduce le emissioni di CO2, decongestiona il traffico e riduce l’impronta ecologica di ciascuno.

The Shard è stato definito una città verticale e multifunzionale, dal momento che si compone di 72 piani abitabili che andranno ad ospitare appartamenti, uffici, un albergo a cinque stelle, negozi e ristoranti. Nel complesso le attività che saranno svolte quotidianamente all’interno del grattacielo richiedono un’enorme quantità di energia. Per questo, nella fase di progettazione del grattacielo è stata posta una grande attenzione al tema dell’efficientamento energetico dell’imponente struttura. Parte del fabbisogno energetico sarà coperto tramite l’utilizzo di fonti naturali: l’energia solare e quella eolica. Gli ultimi quindici piani saranno utilizzati come radiatore, mentre l’energia del vento sarà utilizzata per raffreddare gli ambienti, rendendo superfluo il ricorso all’aria condizionata – peraltro raramente necessaria a Londra.

E’ stato previsto anche un sistema di recupero dell’acqua piovana e della neve. Nel complesso, il grattacielo garantisce un risparmio energetico superiore del 35%. Inoltre, almeno il 20% dell’acciaio utilizzato per la sua costruzione era riciclato e la quasi totalità dei materiali di scarto derivanti dalle opere di realizzazione del grattacielo è stata a sua volta differenziata e riciclata.

Sulla cima del grattacielo, al settantaduesimo piano, sorgono un’ampia terrazza panoramica e un osservatorio dal quale è possibile godere di un panorama unico e a 360° su tutta la capitale.

Grazie alle sue caratteristiche The Shard promette di diventare uno dei fulcri della vita londinese, perciò chiunque abbia in programma di trascorrere le proprie vacanze a Londra dovrebbe includere una visita al grattacielo tra le tappe del proprio viaggio.

L’apertura al pubblico di The Shard avverrà nel 2013 e potrebbe costituire un’ottima opportunità di lavoro per chi sogna di trasferirsi sulle sponde del Tamigi o non troppo lontano da esse. Al suo interno saranno presenti decine di negozi e di attività commerciali, che daranno lavoro a centinaia di persone.


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