100.000 tonnellate di pneumatici abbandonati ogni anno, ma qualcosa sta cambiando
Di NicolettaA volte si tratta di uno o due gomme abbandonate da privati per semplice inciviltà, ma più spesso sono vere e proprie montagne di pneumatici abbandonati. La scena dello scempio perpetrato da migliaia di pneumatici accatastati sotto i ponti, lungo strade di campagna appartate e sul fondo dei mari colpisce ogni angolo d’Italia, anche se le regioni peggiori risultano essere rispettivamente al sud Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, al centro il Lazio e nel nord il Piemonte.
Il business dello smaltimento degli pneumatici è una risorsa d’oro per la criminalità organizzata, pari a circa il 10% del traffico illecito dei rifiuti nel nostro paese. Si calcola che ogni anno siano 100.000 le tonnellate di pneumatici fuori uso disperse nell’ambiente; ben 1415 sono le discariche illegali individuate dal 2005 a oggi, di cui 93 sequestrate dalle forze dell’ordine solo dall’ottobre 2011 al maggio 2012.
Un mare di gomma che inquina pesantemente il terreno circostante e l’atmosfera, specie in caso di incendio.
Dallo scorso settembre, però, grazie all’applicazione di un decreto ministeriale, è arrivato un deterrente allo smaltimento abusivo: un nuovo sistema di gestione delle 380.000 tonnellate di pneumatici che ogni anno diventano inutilizzabili. Infatti, mentre prima la responsabilità dello smaltimento era a carico dei gommisti, ora essa spetta ai produttori di pneumatici. Ciò garantisce maggiore tracciabilità, una raccolta più veloce e soprattutto la certezza del loro destino. I produttori, da soli o in società (come Ecopneus), provvede gratuitamente alla raccolta dei pneumatici obsoleti presso i gommisti, al trasporto nei centri di stoccaggio dove vengono selezionati e prendono una di due possibili strade: produzione di energia termica ed elettrica oppure riciclo e riutilizzo, soprattutto per produrre pneumatici rigenerati, asfalti gommati (ovvero modificati con polverino di gomma) suoli per pavimentazioni adatte per la corsa o il gioco, ma anche oggetti da ufficio come tappetini per il mouse oppure gomma riciclata per il rovescio dei tappeti. Grazie a questo sistema, nel giro di sei mesi sono stati recuperati più della metà degli pneumatici dismessi.
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