Acidificazione degli oceani: se ne parla troppo poco

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Il signor Jess Zimmerman del portale americano Grist.org si è preso la briga di verificare quale importanza è stata data dai quotidiani americani a un argomento importante come l’acidificazione degli oceani negli ultimi 18 mesi. E ha scoperto che si è parlato cinquanta volte di più di un argomento futile come il reality show I Kardashian che di questo grave problema ambientale.

Ma di che cosa si tratta? L’acidificazione degli oceani è un cambiamento chimico indotto nell’acqua degli oceani dall’aumento della quantità di CO2 nell’atmosfera (quasi totalmente dovuto alle attività umane). Infatti, all’incirca un quarto dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera finisce negli oceani e qui si trasforma in H2CO3 (acido carbonico).

Dai tempi della Rivoluzione industriale l’acidità degli oceani è aumentata di circa il 30% e, se non facciamo qualcosa per diminuire la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, questo valore potrebbe salire fino a un 150% di acidità in più entro il 2100. A livelli così bassi di pH, si scioglierebbero le conchiglie di alcuni tipi di molluschi e di plancton, in vaste parti degli oceani diventerebbe impossibile la crescita della barriera corallina e gran parte della catena alimentare marina sarebbe minacciata. Secondo il Consiglio nazionale delle ricerche USA, i cambiamenti stanno avvenendo a un ritmo e su una scala mai vista in precedenza e sono praticamente irreversibili su una scala temporale di secoli.


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