Perché gli anziani sono più le persone più ecofriendly

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persone anzianeI bianchi sono verdi, potremmo dire con un gioco di parole metaforico. Secondo autorevoli studi svolti negli ultimi anni, l’età ha un’estrema importanza per quanto riguarda le emissioni di CO2. Finché siamo giovani desideriamo più prodotti e servizi, mangiamo di più, consumiamo più energia elettrica, ci spostiamo molto per viaggi in auto e in aereo – e in generale abbiamo un impatto ambientale molto forte, che va invece declinando dopo i 65 anni.

Almeno in questo senso, l’invecchiamento della popolazione in Italia e nelle nazioni occidentali sarà paradossalmente positivo almeno dal punto di vista del riscaldamento globale. Quando la generazione dei baby boomer, ovvero i nati nel periodo del boom economico italiano – tra la fine degli anni 50 e gli anni 60 – costituiranno la maggioranza della nostra popolazione, i consumi medi diminuiranno (a eccezione della spesa sanitaria) e si produrranno nell’insieme minori quantità di gas serra. Soprattutto se nel frattempo saranno diventati più diffusi i sistemi di riscaldamento e produzione di elettricità rinnovabili e gli impianti saranno stati resi più efficienti. Resta da vedere se gli attuali cinquantenni assumeranno la virtuosa tendenza delle persone anziane di oggi a riparare gli oggetti e a rammendare gli indumenti, invece che limitarsi a usarli e gettarli come hanno imparato a fare nella loro infanzia e gioventù.


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